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Mercoledì 04 MAGGIO 2011
Ricciardi (Un. Cattolica): “Vaccini vittime del loro successo"

“Non c’è alcun allarme, ma non bisogna abbassare la guardia, anche in considerazione dei forti flussi migratori, che rappresentano per i sistemi sanitari un’importante sfida di salute pubblica”. Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene e Sanità pubblica all'Università Cattolica del Sacro Cuore, rassicura sui rischi di infezione nel nostro Paese ma, in occasione della giornata di lavoro organizzata presso il ministero della Salute a conclusione della Settimana europea per la vaccinazione promossa dal 23 al 30 aprile dall’Oms Europa, ribadiscel’importanza delle vaccinazioni. “I vaccini – ha però osservato - sono vittime del loro successo, perché grazie a questo strumento è stato possibile far quasi sparire alcune malattie dal nostro Paese. Ma questo non significa che quelle malattie non esistano più. Ed è proprio nel momento in cui non si considerano più pericolose, che i rischi aumentano”.
La situazione dell’Italia, secondo l’esperto della Cattolica, è ancora più delicata di come non sia ad altri Paesi europei, “che hanno dei piani nazionali di vaccinazione che vengono immediatamente eseguiti, in Italia, dove il sistema è regionalizzato, c’è grande disomogeneità di applicazione dei programmi”. La Settimana assume così, secondo Ricciardi, “grande importanza, perché serve a far capire che lo sforzo deve essere di squadra: istituzioni, operatori e cittadini devono sapere che di certe malattie colpiscono ancora e questo non è accettabile quando si è consapevoli che esiste uno strumento per fare sì che non accada”.
 

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