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Mercoledì 08 FEBBRAIO 2017
Lorenzin su importazione gameti: "Donazione è gratuita, centri italiani possolo solo rimborsare solo spese vive"

"Per quanto riguarda pertanto le donazioni di cellule riproduttive avvenute in Paesi esteri, è l'autorità competente del Paese in cui è avvenuta la donazione di gameti che vigila sul rispetto delle norme, nell'ambito delle attività che è chiamata a svolgere per autorizzare un istituto dei tessuti. Quanto ai profili di natura economica, ribadisco ancora una volta che i centri importatori italiani non possono remunerare il donatore di gameti perché la donazione è gratuita. Possono essere invece rimborsate solamente le spese vive legate alle attività necessarie alla donazione, conservazione e distribuzione del materiale biologico, compresi gli esami clinici richiesti per il loro uso".
 
Così la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin ha risposto oggi in Aula alla Camera al question time di  Gian Luigi Gigli (Des-Cd) con il quale si chiedevano chiarimenti circa l'inchiesta sul Corriere della Sera, circa la presenza di una struttura, l'Ovabank di Marbella, che fa pubblicità con gigantografie nelle strade, promettendo donazioni di ricompensa alle ragazze disponibili a sottoporsi a prelievo di ovociti.
 
"Concludo, assicurando che il Ministero della salute continuerà a garantire, con il supporto del centro nazionale trapianti, una puntuale verifica del rispetto della normativa che presiede le attività di importazione di cellule riproduttive", ha dichiarato Lorenzin.
 
In sede di replica Gigli si è dichiarato "molto deluso" dalla risposta della ministra. "Mi sarei aspettato almeno che dicesse: be’ andiamo a porre un quesito alle autorità spagnole dicendogli ma che sta succedendo a Marbella ? Perché le regioni italiane vanno tutte a comprare ? Evidentemente c’è qualcosa che non funziona su questa piccola isola. Allora se nemmeno questo è possibile, io, visto che tanto la nostra legge è rispettata e visto che sono rispettate le normative europee, le dico semplicemente: la prossima volta, se qualche dializzato italiano si compra un rene in India, piuttosto che a Singapore, dove è permesso, farà bene perché questa è la realtà delle cose. Questa è la realtà delle cose: o la legge vale e c’è una volontà reale anche di impedire che i fatti illeciti commessi all'estero possano essere poi trasferiti impunemente in Italia, oppure ci stiamo semplicemente nascondendo dietro il dito. Mi scusi, signora Ministro, ma è così", conclude.

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