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Lunedì 27 FEBBRAIO 2017
Romano (DeS): “Scelta drammatica che non giustifica legge pro eutanasia”

“Nella scelta di Dj Fabo, nella sua umana drammaticità, non si strumentalizzi per evocare la necessità di una legge a favore dell’eutanasia. La vita, ancor più se gravemente fragile e sofferente, merita rispetto e conforto, fino al momento estremo e anche oltre. Nessuna legge, per quanto puntuale sia, potrebbe dare una risposta compiuta e chiara in situazioni sempre singolari e laceranti che meritano profonda attenzione”.
 
È quanto ha dichiarato il senatore Lucio Romano, esponente di Democrazia Solidale, componente delle Commissioni Igiene Sanità e Diritti Umani.
 
“Il suicidio assistito – prosegue – non è soluzione al dolore e alla sofferenza. Così come non lo è l’eutanasia. Sarebbe opportuno invece un approfondimento, fondato su solide argomentazioni, per iniziare almeno a chiarire le procedure definite suicidio assistito di persona con tetraplegia. Inoltre, che non si faccia confusione tra eutanasia, suicidio assistito e omicidio del consenziente; si chiarisca che l’eutanasia, sotto il profilo giuridico, non è il rifiuto delle cure operato da un paziente competente né è la rinuncia all’accanimento clinico; si evidenzi, non ultimo – ha concluso Romano – l’irriducibile relazione di alleanza di cura tra operatore sanitario e paziente contraddistinta dalla fiducia di una persona segnata dalla sofferenza che si affida alla coscienza del sanitario per essere assistito e curato; si sottolinei l’importanza delle cure palliative e delle terapie del dolore

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