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Lunedì 27 MARZO 2017
Gilead: “L’azione di MSF non ha un impatto immediato sul brevetto”

"Più di 1,3 milioni di persone - dichiarano in una nota da Gilead -, ad oggi, sono state trattate in tutto il mondo con le nostre terapie contro l’Epatite C. Siamo orgogliosi di aver curato negli ultimi due anni e mezzo più pazienti con Epatite C di quanti ne siano stati curati nei precedenti vent’anni. L’impegno a rendere disponibili i nostri farmaci innovativi a prezzi sostenibili e nel rispetto dei budget dei sistemi sanitari è strettamente legato al rispetto dei brevetti esistenti, che rivestono un ruolo chiave per poter assicurare un’innovazione continua nella ricerca biomedica".  
 
"I pazienti dei Paesi più sviluppati - spiegano da Gilead - hanno accesso alle nostre terapie risolutive per l’HCV. Questi Paesi stanno optando sempre più spesso per un più ampio accesso alle terapie, a prescindere dalla severità del danno epatico del singolo paziente, in linea con le raccomandazioni delle linee guida internazionali".

"L’azione di Medici Senza Frontiere - concludono dalla casa farmaceutica - non ha un impatto immediato sui brevetti di Gilead, né sul nostro diritto esclusivo di produrre e commercializzare i nostri farmaci a base di sofosbuvir nell’Unione Europea. Questo brevetto (relativo ai composti biologicamente attivi originati in vivo a partire da sofosbuvir) è stato concesso in altri 19 Paesi, inclusi gli Stati Uniti, il Giappone, la Corea, il Canada, l’Australia, la Cina, l’India, l’Indonesia, la Malesia e il Messico, a conferma dell’innovazione rappresentata dallo sviluppo di questo medicinale e del valore che rappresenta per i pazienti".
 
 
Lorenzo Proia

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