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Venerdì 10 GIUGNO 2011
Bassoli (Pd): “Investimenti per la cronicità non più rimandabili”

“Anche se ci rendiamo conto dei vincoli imposti, è arrivato il momento di fare degli investimenti” per potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio e rispondere ai bisogni dei malati cronici. Lo ha affermato la senatrice del Pd, componente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Fiorenza Bassoli, intervenendo oggi alla Prima Conferenza Nazionale delle Organizzazioni Civiche per la Salute, promossa dal Coordinamento nazionale delle associazioni malati cronici-Cittadinanzattiva a Riva del Garda.
“Il nostro Ssn è impostato ancora sulla malattia acuta mentre si va verso la cronicità”, ha osservato Bassoli secondo la quale, “quindi, il sistema deve cambiare, evolvere sul territorio con una nuova rete di assistenza e una rete informatica dove il medico di medicina generale è il regista e il malato l’attore protagonista". La senatrice ha spiegato all’assemblea che in Parlamento “la commissione Bilancio fa da imbuto”, fermando buona parte dei lavori e delle iniziative. “Ma non è sufficiente tagliare. Anche se ci rendiamo conto dei vincoli imposti, è arrivato il momento di investire", ha ribadito Bassoli affermando che iniziative come quella della Conferenza delle Organizzazione Civiche “sono un sollecito al legislatore da parte delle famiglie e degli ammalati”.
Infine un impegno che suona come una speranza per le associazioni raccolte a Riva del Garda: “Spero nelle prossime settimane di farvi avere un’audizione in Commissione in modo da farvi esprimere le vostre richieste di partecipazione davanti al legislatore”.  
Bassoli ha ricordato che “sulle malattie croniche abbiamo già svolto delle audizioni in Commissione, in particolare su Aids e tumore al seno, quindi malattie che potremmo definire di genere, per capirne l’andamento in termini di accesso ai farmaci e stato delle cure”.

Presente alla Conferenza anche Rosaria Iardino, membro della Commissione nazionale Aids, che a margine dei lavori ha espresso a Quotidiano Sanità la sua posizione critica nei confronti della legge di riordino del servizio farmaceutico (ddl Gasparri-Tomassini) all’esame della XII commissione Igiene e sanità di Palazzo Madama. Critica “perché l’intenzione del legislatore – spiega Iardino a QS – è di dare l’esclusività di erogazione dei farmaci per le malattie rare, croniche e invalidanti alle farmacie convenzionate, tagliando fuori le farmacie ospedaliere che svolgono un ruolo fondamentale in termini di sicurezza e controllo dell’andamento delle terapie”. “Di una legge del genere non se ne capisce proprio la ratio – prosegue Iardino – se non la forza della lobby delle farmacie. Non c’è neanche un motivo legato al risparmio perché, secondo uno studio prodotto dalle regioni, l’operazione a regime costerà un miliardo di euro. In più il malato perderà il controllo con il medico in quanto, parlando ad esempio degli antiretrovirali, non potrà riferire dell’andamento della terapia”.
Dello stesso avviso Fiorenza Bassoli, che sempre parlando a margine dei lavori della Conferenza, ha dichiarato a Quotidiano Sanità che la proposta di legge toglie “alle Regioni la possibilità di seguire le cure con gravi ripercussioni per la sicurezza sanitaria”.
 

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