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Mercoledì 18 LUGLIO 2012
Balduzzi: "Entro l'estate i nuovi Lea". Probabili tagli alla diagnostica strumentale 

L'annuncio ieri durante un'audizione alla Camera presso la Commissione parlamentare sul federalismo fiscale. I Lea saranno rivisti in nome dell'appropriatezza. Si è parlato anche di ticket, rilanciando l'idea di sostituirli con un sistema a "franchigia".

I Livelli essenziali di assistenza, dopo lo stop del Governo Berlusconi a quelli rinnovati nel 2008 dall'allora ministro della Salute Livia Turco, attendono ancora il via libera finale. Tra i problemi del mancato rinnovo c'è sempre stata sotto traccia la questione dei costi, con un ping pong tra Salute ed Economia che di fatto ha bloccato fino ad oggi la nuova lista.

Ora arriva a sorpresa l'annuncio del ministro Balduzzi che ieri, durante un'audizione alla Commissione sul federalismo fiscale, ha promesso i nuovi Lea entro l'estate. Anche se, ha chiarito subito, parlare di nuovi Lea in riferimento all'elenco bloccato fino ad ora, è forse sbagliato, "i nuovi Lea, che non sono mai diventati efficaci, non sono più tanto nuovi e per questo mi riservo di fare una proposta nel corso dell'estate proprio in questa direzione". Primo obiettivo renderli più aderenti ai nuovi bisogni di salute e per farlo occorrerrà "rendere più cogenti alcune indicazioni di appropriatezza, come quelle che vengono normalmente individuate per quanto riguarda le prestazioni di diagnostica strumentale".

Ma non si è parlato solo di Lea. Proprio mentre si diffondeva la notizia della bocciatura dei nuovi ticket previsti nel 2014 da parte della Corte Costituzionale, il ministro Balduzzi riferiva sulla sua idea di trasformare l'intero sistema di compartecipazione alla spesa basata essenzialmente sul ticket a prestazione, in un nuovo sistema totalmente a franchigia "più equo e trasparente".

"La manovra del luglio 2011 - ha sottolineato Balduzzi - ha previsto che dal gennaio 2014 ci siano ticket aggiuntivi per 2 miliardi di euro. Ho sempre pensato che questo profilo della manovra avesse aspetti fortemente problematici e ne sono rimasto ancora più convinto dopo l'applicazione del ticket di 10 euro per la ricetta specialistica, prima rimasto in sospeso e poi applicato dal luglio 2011, e che ammontava a 834 milioni di euro". Un'applicazione "molto difficile" che lo ha spinto a cercare "strade alternative per migliorare le caratteristiche di equità, omogeneità e trasparenza per la compartecipazione della spesa sanitaria".

Ma quella della franchigia, chiarisce il ministro, "è un'ipotesi che serve per avviare la discussione. Il governo in carica, trattandosi di qualcosa che scatterà dal 2014, non avrebbe l'esigenza di proporre ora questa riflessione. Ma ci è parso necessario per motivi di responsabilità".

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