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Giovedì 25 NOVEMBRE 2021
Riforma medicina territoriale. Nieddu: “Non è un libro dei sogni”

L’assessore ha presentato la bozza ai rappresentanti regionali degli Ordini dei medici e delle professioni sanitarie. E dopo le critiche dei consiglieri dell'Opposizione, chiarisce: “Non è un libro dei sogni” e  “sulle figure specialistiche oggi carenti la Regione sta investendo in formazione, concorsi e bandi di mobilità”

Sulle criticità della bozza tecnica relativa alla riforma della medicina territoriale sollevate al nostro giornale da alcuni Consiglieri dell’opposizione, componenti della commissione consiliare Salute, l’assessore alla Sanità Mario Nieddu ieri, durante la presentazione del testo ai rappresentanti regionali degli Ordini dei medici e delle professioni sanitarie, pone alcune puntualizzazioni.

“La bozza tecnica che abbiamo elaborato – spiega l'assessore attraverso una nota – non è un libro dei sogni, ma è un documento programmatico in cui abbiamo indicato cosa intendiamo fare, come farlo e quali dovranno essere le risorse necessarie. Oggi il tema più delicato è quello relativo alle figure professionali, attualmente carenti su tutto il territorio, ma anche su questo fronte abbiamo fissato obiettivi di breve, medio e lungo termine, partendo dal fatto che la Regione, dopo tanto tempo, sta ripartendo proprio dalla formazione dei medici e delle altre figure del comparto con investimenti mai visti prima”.

Ed in proposito al reclutamento del personale, la Regione, oltre ai concorsi in essere, ha anche aperto un bando di mobilità per una disponibilità di 166 posti da impiegare nelle strutture pubbliche, ospedali e medicina territoriale, volto a richiamare medici residenti in varie regioni italiane che vorrebbero trasferirsi in Sardegna. Al momento hanno aderito e risposto 65 specialisti, misti tra le discipline di urologia, anestesia, medicina interna, igiene, pneumologia, neurologia, ortopedia, oncologia, psichiatria, neurochirurgia, medicina del lavoro, cardiologia, emodinamica, nefrologia, chirurgia generale, ginecologia, radiodiagnostica, pronto soccorso, medicina fisica e riabilitazione. La destinazione del nuovo personale terrà conto ovviamente delle discipline di provenienza e delle necessità organizzative di Ats.
 
Elisabetta Caredda

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