quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 25 NOVEMBRE 2021
VI Conferenza nazionale sulle droghe. Al via sabato 27 novembre a Genova.Le richieste di FederSerD

FeDerSerD: “Più risorse per il personale, integrazione con la nuova sanità territoriale e potenziare gli interventi, i programmi, le politiche di riduzione del danno assunti come patrimonio comune del sistema di intervento delle dipendenze”

“Favorire l’incremento di almeno il 35% delle risorse di personale di tutte le  professionalità e l’adeguamento delle strutture dei SerD (come previsto dal piano Colao e ora possibile con il PNRR). Integrare il ruolo centrale delle strutture delle dipendenze nella nuova sanità territoriale. E ancora, confermare la scelta della forma organizzativa del Dipartimento delle Dipendenze, istituire la disciplina di «clinica delle dipendenze» e di una specialità universitaria in «clinica delle dipendenze, riconoscere alle strutture del privato sociale un ruolo essenziale nel sistema di intervento e potenziare gli interventi, i  programmi, le politiche di riduzione del danno assunti come patrimonio comune del sistema di intervento delle dipendenze”.
 
Il Presidente Nazionale Guido Faillace ribadisce i punti fondamentali per l’impegno di FeDerSerD – la Federazione degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze, dettati dalla pratica quotidiana dei Servizi delle Dipendenze e condivisi dalla stragrande maggioranza degli operatori del settore, che saranno proposti al Governo a Genova.
 
“Questi punti derivano dai cambiamenti nel mondo delle dipendenze e dalle necessità di azione che ne derivano”, sottolinea facendo alcuni esempi:
- Esigibilità da parte dei cittadini delle prestazioni previste dai nuovi LEA approvati nel 2017 (tra cui Il Gioco d’Azzardo Patologico e la Riduzione del Danno).
 
- Attività di prevenzione e presa in carico precoce dei giovani consumatori a seguito dell’aumento notevole della diffusione delle dipendenze e dei consumi incongrui.
 
- Sviluppo di interventi specialistici multidisciplinari per contrastare la diffusione di nuove droghe psicoattive e farmaci di potenziale abuso e dipendenza.
 
- Potenziamento del ruolo dei SerD nell’ambito della sanità pubblica per ridurre gli effetti delle conseguenze sanitarie e sociali dei consumi, delle overdosi e del contagio e della diffusione delle malattie infettive (compresa l’eradicazione dell’HCV).
 
- Realizzazione di programmi terapeutici riabilitativi individuali che prevedono la presa in carico della persona con le corrette integrazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali.
 
- Costruzione di un sistema di intervento inclusivo di tutte le dipendenze patologiche, sia da droghe legali che illegali e dei comportamenti dannosi o «additivi».
 
 
 
- Sviluppo di servizi e di interventi di prossimità, come favoriti dalla esperienza pandemica, per lo sviluppo degli interventi precoci e facilmente dalla popolazione.
 
“Prendiamo ad esempio continua il Presidente Faillace - lo sviluppo del territorio che la pandemia Covid-19 ha accelerato impone filiere organizzative snelle e integrate a rete. I nuovi modelli di sanità territoriale devono poter permettere ai SerD di sviluppare nuove linee operative con una regia dipartimentale idonea e in linea con una programmazione territoriale anche con il concorso del privato sociale. I SerD nel ruolo di Sanità pubblica entrano in rete con la infettivologia, la medicina generale, la salute mentale e la rete ospedaliera. Il modello autonomo denominato ai sensi della Intesa Stato Regioni del 1999 Dipartimento delle Dipendenze appare il migliore e auspicabile”.
 
“Gli esponenti di FeDerSerD presenti nei Tavoli preparatori della Conferenza hanno proposto analisi e soluzioni, e chiedono il dovuto aggiornamento delle Intese Stato Regioni e in primis le modifiche al TU 309/90 sui punti esaminati. Questa Conferenza è per noi l’inizio di un lavoro in gruppi dedicati finalizzato a declinare la nuova 309 e il Piano di azione nazionale. Il nostro impegno è quello di presidiare le tappe successive di lavoro  in un raccordo continuo con gli operatori” sono i pensieri conclusivi di Guido Faillace a nome di FeDerSerD in attesa dell’apertura dei lavori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA