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Martedì 07 DICEMBRE 2021
Speranza: “Realizzare concretamente l’Unione europea della Salute”. E sui vaccini anti Covid per i bimbi: “Fidarsi dei pediatri non dei social”

Il Ministro della Salute al termine del Consiglio Salute dell’Ue torna a premere per un maggior coordinamento. Affrontato anche il tema dell’obbligo vaccinale: “Ogni Paese fa le valutazioni con i dati che ha, io ho detto che il nostro è probabilmente il Paese in Europa che, al netto di quello si farà nei prossimi mesi, ha già fatto cose molto concrete”.

“La salute non può essere considerato solo un tema nazionale. Serve un coordinamento sempre più significativo e forte” a livello Ue. È questo l’auspicio del ministro della Salute, Roberto Speranza, a Bruxelles a margine del Consiglio Salute. “Mi pare che si stia lavorando nella direzione giusta – ha detto - come dimostrato dalle scelte condivise che sono state fatte sul Sudafrica e sui Paesi limitrofi quando è emersa la vicenda della variante Omicron. Dobbiamo insistere su questo terremo e fare sempre di più in termini di coordinamento. Ma i segnali vanno in questa direzione: c'è la consapevolezza crescente che bisogna fare di più ed essere più coordinati”.
 
Il Ministro ha poi parlato anche della vaccinazione anti Covid per la fascia tra i 5 e gli 11 anni che partirà a breve. “La vaccinazione per i bambini in Italia comincerà il 16 dicembre, com'è già stato annunciato dal commissario Figliuolo, e la mia opinione è che le persone devono fidarsi dei nostri pediatri di libera scelta”
 
“Abbiamo – ha sottolineato - la fortuna di essere un grande Paese con medici pediatri di grandissima qualità, sono persone che hanno dedicato la loro vita ai nostri figli, ai nostri piccoli e hanno dedicato tutte le loro conoscenze, la loro esperienza, i loro studi a questo. Su una materia così delicata bisogna fidarsi di chi ha dedicato una vita a questa materia, non ci si può affidare a un social network, non ci sono può affidare a un talk show o una battuta televisiva, affidiamoci alle persone che per competenza, per storia e per esperienza hanno tutti gli elementi per poter valutare», ha aggiunto.
 
“Quindi la mia posizione personale, lo dico da ministro ma lo dico anche da padre, sarà di fidarsi dei nostri pediatri; abbiamo una grande fortuna di avere alcuni dei pediatri, dei medici, a livello globale e questo ci viene riconosciuto da tutti, fidiamoci di loro», ha precisato.
 
Ma il Ministro ha toccato anche il tema della proroga dello stato di emergenza. “Sono discussioni non ancora mature e in seno al Governo. Aspetteremo ancora il tempo necessario per consolidare una riflessione che è sicuramente in corso poi faremo le nostre valutazioni”.
 
Infine Speranza ha parlato anche dell’obbligo vaccinale. “Ogni Paese fa le valutazioni con i dati che ha, io ho detto che il nostro è probabilmente il Paese in Europa che, al netto di quello si farà nei prossimi mesi, ha già fatto cose molto concrete. Noi siamo stati il primo Paese d'Europa a dire obbligo per il personale sanitario, se si guardano oggi gli altri Paesi europei ci hanno quasi tutti seguiti su questa linea. E oggi ci sono altre rilevanti categorie di lavoratori del nostro Paese che hanno un obbligo, io penso su questo sia legittima una discussione, che ciascuno compie”, ha aggiunto.
 
“È legittima la posizione dell'Oms”, che ha detto che l'obbligo vaccinale è l'ultima spiaggia, “è legittima la posizione dei Paesi che stanno aprendo una discussione, il Parlamento tedesco, quello austriaco, che si esprimeranno e chiaramente hanno un loro autonomia che va rispettata”, ha evidenziato. “Io insisto su un punto: il vaccino è il vero strumento essenziale, quindi tutte le strade che aiutano il tasso di vaccinazione sicuramente aiutano i Paesi a tenere sotto controllo questa pandemia”, ha concluso.
 

 
 
 

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