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Giovedì 09 DICEMBRE 2021
Covid e prescrizioni farmaceutiche. Smi Campania: “Regione ritiri contestazioni ai mmg”

I medici si sono visti recapitare alcune contestazioni per presunte violazioni, tra gennaio a giugno scorsi, nelle prescrizioni di medicinali quali: ossigeno terapeutico, eparine a basso peso molecolare, inibitori di pompa protonica, antibiotici, vitamina D e analoghi. “Parliamo di medicinali menzionati dal protocollo terapeutico anti Covid e prescritti quando la pandemia procurava più morti. Siamo al paradosso!”, dichiara Luigi De Lucia dello Smi Campania. IL DOCUMENTOÅ

“A molti medici di medicina generale in servizio nei territori dell’Asl Napoli 2 e dell’Asl di Caserta sono giunte, su segnalazioni della Direzione Salute della Regione, alcune contestazioni rispetto a presunte violazioni tra gennaio a giugno scorsi, nelle prescrizioni di medicinali quali: ossigeno terapeutico, eparine a basso peso molecolare, inibitori di pompa protonica, antibiotici, vitamina D ed analoghi”. Lo fa sapere, in una nota, Luigi De Lucia, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) della Campania, che commenta: “Siamo al paradosso! Questi medicinali sono menzionati dal protocollo terapeutico anti Covid e sono stati usati e prescritti nella prima parte di quest’anno quando la pandemia procurava più morti”. Lo dichiara, in una nota, Luigi De Lucia, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) della Campania.

“I medici campani di medicina generale - prosegue De Lucia - con le prescrizioni dei farmaci sotto accusa da parte della Direzione Salute della Regione, hanno inteso solo combattere la pandemia da Covid nella nostra regione e allo stesso tempo curare gli ammalati nelle loro abitazioni. In questo modo si è potuto alleggerire la pressione sugli ospedali messi sotto stress dalle tantissime richieste di soccorso e di assistenza”.

“Allo sforzo generoso dei medici, insieme al rischio personale altissimo in cui incorrono tutti i giorni per contrastare la pandemia, si risponde con contestazioni e con un atteggiamento ottusamente burocratico. Si ritirino le contestazioni ai medici e si cambi direzione nelle politiche sanitarie della Regione Campania!”, conclude il segretario Smi Campania.

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