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Martedì 21 DICEMBRE 2021
Cambi e conferme ai vertici della Ginecologia Italiana. Nicola Colacurci eletto alla guida della Sigo, Giovanni Scambia è il presidente dell’Agui. Elsa Viora prosegue al timone dell’Aogoi

Si è concluso e Sorrento il Congresso nazionale della Federazione Sigo, Aogoi, Agui e Agite che ha visto quasi 2000 partecipanti in presenza. Colacurci succede ad Antonio Chiantera. Lanciato l’appello dei ginecologi alle donne: “Vaccinatevi contro il Covid-19”

Passaggio del testimone tra i vertici della ginecologia italiana. Nicola Colacurci ex presidente Agui, professore ordinario di ginecologia dell’Università degli Studi della Campania è il nuovo presidente della Sigo realtà federativa che aggrega tutte le Società medico scientifiche di area ginecologica (Federazione Sigo, Aogoi, Agui e Agite) accreditate presso il Ministero della Salute e succede ad Antonio Chiantera. Mentre Giovanni Scambia, professore ordinario di ginecologia dell’Università Gemelli di Roma, è stato eletto alla guida dell’Agui. Continua invece a guidare l’Aogoi Elsa Viora.

Si concluso e Sorrento il Congresso nazionale della Federazione Sigo, Aogoi, Agui e Agite che ha visto la partecipazione in presenza di oltre 2mila professionisti e dal quale è arrivato un corale il ringraziamento ad Antonio Chiantera, past president della Sigo, per aver “condotto, in uno dei momenti più complicati per tutti, la Federazione, mostrando con le tante attività realizzate, la centralità della ginecologia italiana, sempre pronta alle sfide cui si è chiamati”.

“La mia presidenza – ha dichiarato Nicola Colacurci – sarà al servizio della Ginecologia italiana che è chiamata a giocare un ruolo fondamentale nell’immediato post covid attraverso la proposizione di politiche attive che vertano a rafforzare ogni azione possibile e utile allo sviluppo della salute della Donna”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Vito Trojano, presidente eletto della Sigo: “Lavorerò con il direttivo della Sigo appena insediato con uno sguardo al futuro, strutturando quel programma operativo che punti a continuare ad essere di riferimento tanto per le donne quanto per il sistema-paese.

Giovanni Scambia, conferma come la ricerca sia alla base dello sviluppo della disciplina: infatti siamo chiamati a continuare a condurre programmi di ricerca finalizzati allo studio delle migliori pratiche cliniche e diagnostiche continuando ad essere di riferimento altresì in una prospettiva internazionalistica, con l’aiuto dei colleghi, intensificherò l’attività scientifica anche grazie alle evidenze offerte dalla pandemia in atto.
“La ginecologia continui a fare la differenza su tutto il territorio nazionale ed è un punto di riferimento imprescindibile per il Ssn” ha sottolineato Elsa Viora, pertanto, anche nell’ottica del Pnrr potrà offrire quel contributo tecnico necessario a garantire l’efficacia degli investimenti che potranno essere realizzati per quanto concerne la specialità ginecologica a sostegno della salute delle donne.
 
Unanime l’appello lanciato dall’intera ginecologia italiana alle donne gravide, circa l’importanza di vaccinarsi saputo come al di là dell’impegno medico e delle strutture del Ssn, siano troppe ancora le donne in gravidanza che vivono timori e paure che potrebbero essere evitati con un migliore approccio comunicativo, pertanto la Sigo, anche attraverso la recente giornata della Ginecologia, ha rivolto confermato il contact center Ginecologia@sigo.it dove tutte le donne potranno chiedere ogni informativa circa la vaccinazione anticovid.
 
La Sigo continua quindi a sostenere come la vaccinazione debba essere confermata e raccomandata per una gravidanza sicura e serena concordando con quanto sostenuto dall’Iss in riferimento ai richiami alle donne gravide: tutte le donne che devono fare il richiamo vaccinale, in quanto trascorsi almeno 5 mesi dalla seconda vaccinazione, devono vaccinarsi, anche se attualmente gravide. La vaccinazione, ricordano quindi i ginecologi in una nota è un impegno personale e sociale di tutti e solo la vaccinazione consentirà a tutti noi di superare la fase dell’urgenza e permettere alla ginecologia italiana di dedicarsi, finalmente, nuovamente a tutti gli aspetti che interferiscono con il benessere della donna nelle varie fasi della sua vita.

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