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Giovedì 23 DICEMBRE 2021
Oncologia. All’Irccs Candiolo il robot che avvicina i pazienti alla famiglia e aiuta gli specialisti

Un sistema robotizzato di telemedicina e di teleriunione consente ai familiari una facile interazione con l’ammalato, e agli specialisti dell’Hospice Monviso Candiolo di confrontarsi a distanza con i medici di medicina generale e con i nuclei delle Asl che hanno in carico il paziente

Unire umanità, tecnologia e competenza in un’unica realtà di assistenza per le persone che sfidano il tumore in fase avanzata si può.
 
È quanto è stato realizzato nell’Hospice Monviso dell’Irccs Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo. Una struttura di 2.500 metri quadri destinata ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, per offrire assistenza di altissimo livello con un’equipe dedicata e conforto a chi affronta la sfida con il tumore, in un approccio a 360 gradi.
Il centro innovativo, espressamente destinato ai malati oncologici, dispone di un suo personale dedicato, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, amministrativi. Ma ad aiutarli c’è un sistema robotizzato di telemedicina e di teleriunione per consentire ai familiari una facile interazione con l’ammalato, e agli specialisti di Candiolo di confrontarsi a distanza con i medici di medicina generale e con i nuclei delle Asl che hanno in carico il paziente.
 
“L’hospice rappresenta solo l’inizio di un percorso dedicato a questa tipologia ai pazienti oncologici – spiega Anna Sapino, Direttore Scientifico Irccs Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo – un ulteriore spazio, infatti, è stato pensato nel progetto ‘Cantiere Candiolo’, l’importante piano di sviluppo dell’Istituto che metterà a disposizione nuovi spazi per medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti e loro familiari”.
 
In una visione olistica muri delle camere e degli spazi comuni campeggiano oltre 50 opere del Maestro Ugo Nespolo, che arredano e rendono ancora più accoglienti le camere e gli spazi comuni, oltre che disegnare il logo. Il nuovo Hospice conferma l’attenzione per il paziente da parte dell’Istituto, garantendo le cure e il benessere psicologico a quelle persone che vivono una fase della malattia avanzata o terminale.
Inoltre, sempre per associare la tecnologia all’aspetto umano delle cure, grazie alla collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori, l’Hospice sarà dotato di una piccola biblioteca, a disposizione dei degenti e dei familiari. Nell’Hospice ci sono 20 camere singole, dotate di letto aggiuntivo e bagno privato, e un’area comune comprendente una cucina e un salone, per dare la possibilità ai pazienti e ai loro familiari di avere tutti i confort in un ambiente il più “casalingo” possibile.
 

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