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Giovedì 23 DICEMBRE 2021
Covid. Rafforzate le misure di sorveglianza personale sanitario: aumenta la frequenza dei test

L’esecuzione dei test per il personale a diretto contatto con pazienti immunosoppressi o che opera nei centri dialisi passa da un test ogni 14 giorni a uno ogni 7 giorni. Per il personale sanitario e socio-sanitario non impiegato con soggetti ad alto livello di immunosoppressione, la frequenza passa da un test ogni 30 giorni a un test ogni 14 giorni

Giro di vite sulle misure di sorveglianza per Sars-cov-2 del personale sanitario. Alla luce dell’attuale evoluzione epidemiologica, la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia comunica di “essere intervenuta per rafforzare la sorveglianza in ambito ospedaliero e socio-sanitario, aumentando la frequenza dei test di monitoraggio per Sars-Cov-2”.
 
 
“L’esecuzione dei test per il personale a diretto contatto con pazienti immunosoppressi o operante nei centri dialisi – prosegue la Nota – passa da una frequenza di un test ogni 14 giorni a un test ogni 7 giorni. Per il personale sanitario e socio-sanitario non impiegato in contesti con la presenza di soggetti ad alto livello di immunosoppressione, la frequenza dei test viene portata da un test ogni 30 giorni ad almeno un test ogni 14 giorni. Queste nuove regole valgono anche per gli operatori socio-sanitari impegnati nelle Rsa.”
 
La Direzione Generale Welfare, inoltre, ha raccomandato agli ospedali e alle strutture socio-sanitarie l’utilizzo delle mascherine FFP2 per il personale a diretto contatto con i pazienti nei reparti degenza.
 
“Si tratta – conclude la Nota – di misure preventive volte a rafforzare il cordone sanitario attorno alle persone più fragili e alla protezione degli operatori sanitari sul loro luogo di lavoro, in un delicato momento di recrudescenza dei contagi”.
 

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