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Giovedì 13 GENNAIO 2022
Covid. Polemica tra Fimmg e Omceo Roma su impegno territorio

Al centro delle polemiche le dichiarazioni di Coen Tirelli, consigliere Omceo Roma e segretario Anaao Lazio, pubblicate sul bollettino dell’Ordine. Tirelli parla di una situazione “pessima” negli ospedali e punta il dito contro la sanità territoriale che “ancora una volta non assorbe le esigenze dei malati”. Immediata la reazione della Fimmg: “Stupefatti. Invece di riconoscere lo sforzo straordinario dei medici, pontificano, senza uno straccio di dato a supporto, ma con molta supponenza”.

Botta e risposta, nel Lazio, tra il consigliere dell’Omceo Roma e segretario Anaao Lazio, Guido Coen Tirelli, e il sindacato dei medici di famiglia della Capitale, Fimmg Roma. Al centro delle polemiche un articolo pubblicato sul bollettino dell’Omceo Roma che riprende le dichiarazioni di Tirelli sulla situazione Covid.

“La situazione - afferma il consigliere Omceo Roma - è pessima, le persone si recano direttamente in ospedale e abbiamo dovuto sospendere tutte le attività per ricoverare e curare quante più persone affette da Covid-19. A questo si aggiunge la carenza di personale, dovuta anche ai casi di positività tra i sanitari”. Per Tirelli “molte delle persone affette da Covid potrebbero essere curate a casa, ma manca la sanità territoriale e non ci sono neanche le Unità speciali di continuità assistenziale regionale, le Uscar, così come i medici di famiglia non riescono a fornire assistenza ai pazienti”.

“Il problema è ancora una volta il territorio - rimarca in consigliere — che non assorbe le esigenze dei malati. Noi come medici ospedalieri non possiamo rimandare a casa i pazienti che magari non hanno nessuno che possa assisterli in casa, o non hanno un saturimetro e sono senza medico di base. Ma anche laddove il medico di base riesce a seguirli prescrivendo medicinali antipiretici, il paziente Covid è spaventato, non si fida e preferisce recarsi direttamente in ospedale".

Immediata la reazione della Fimmg Roma. “Si rimane stupefatti nel leggere alcune dichiarazioni comparse a nome dell’Ordine dei Medici di Roma, che invece di riconoscere lo sforzo straordinario di cui si stanno facendo carico i medici in questa e nelle altre regioni, pontificano, senza uno straccio di dato a supporto, ma con molta supponenza, che la causa dell’affollamento degli Ospedali sarebbe dell’assenza o quanto meno carenza dell’assistenza sulla rete territoriale”, dichiara la Federazione dei medici di famiglia di Roma.

“Un organo di rappresentanza - ribadisce la Fimmg Roma - dovrebbe avere più sensibilità nel valutare il lavoro dei rappresentati, evitando di sparare dichiarazioni lontane dalla realtà del quotidiano dei medici romani. La deontologia ed il rispetto per il lavoro di tutti sono il primo obbligo per chi rappresenta la professione medica. Invece di accusare a sproposito, bisogna rimboccarsi le maniche, aiutare i colleghi in difficoltà e proporre soluzioni”, conclude il sindacato dei medici di medicina generale.

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