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Venerdì 21 GENNAIO 2022
Il Piano Nazionale Esiti: sanità pubblica e privata a confronto

Guida alla lettura del diverso effetto della pandemia sulla produzione chirurgica delle strutture pubbliche e private. L’esempio della prostatectomia: ecco come sono andate le cose in Veneto, Marche, Puglia e Sardegna

Che la pandemia abbia complessivamente ridotto la attività chirurgica è noto, ma i diversi effetti sulle strutture pubbliche (verosimilmente più “colpite”) e quelle private (verosimilmente più “risparmiate”) sono stati ipotizzati, ma senza dati ufficiali non è ancora possibile analizzarli.
 
Il Programma Nazionale Esiti (PNE) 2021 offre una grande opportunità al riguardo se si segue il percorso di lettura dei dati che di seguito viene descritto utilizzando come esempio gli interventi di prostatectomia per iperplasia benigna (d’ora in poi prostatectomia come la definisce in tutte le elaborazioni il PNE). In fondo al testo si trova una breve appendice metodologica che guida alla consultazione del PNE per questa specifica tipologia di analisi.
 
Vengono qui presentati i dati che emergono dal confronto della produzione 2000 e 2019 di interventi di prostatectomia in quattro Regioni: Veneto, Marche, Puglia e Sardegna.
 
Il confronto è stato fatto per ciascun intervento sulle strutture con una produzione di almeno il 5% di quella totale della Regione nel 2000. Si fa presente che a livello nazionale questi interventi sono scesi dai 38.574 del 2019 ai 27.350 del 2020 con una riduzione del 29,1%. Dal confronto è emerso che:
 
• nel Veneto nel 2020 su un totale di 3,047 interventi, le strutture con più del 5% degli interventi effettuati in Regione sono sette, di cui tre pubbliche e quattro private (tra queste è stato incluso un ospedale classificato). Nelle strutture pubbliche la produzione del 2020 rispetto al 2019 è stata di 634 interventi contro i 652 del 2019 con una riduzione del 2,8%. Nelle strutture private la produzione 2020 è stata di 1069 contro i 1000 dell’anno precedente, con un incremento del 6,9%;
 
• nelle Marche nel 2020 su un totale di 987 interventi, le strutture con più del 5% degli interventi effettuati in Regione sono sei, di cui cinque pubbliche e una privata. Nelle strutture pubbliche la produzione del 2020 rispetto al 2019 è stata di 359 interventi contro i 582 del 2019 con una riduzione del 38,3%. Nella struttura privata la produzione 2020 è stata di 471 contro i 485 dell’anno precedente, con una riduzione del 2,9%;
 
• nella Puglia nel 2020 su un totale di 1.593 interventi, le strutture con più del 5% degli interventi effettuati in Regione sono sette, di cui cinque pubbliche e due private. Nelle strutture pubbliche la produzione del 2020 rispetto al 2019 è stata di 468 interventi contro i 550 del 2019 con una riduzione del 15%. Nelle strutture private la produzione 2020 è stata di 370 pari a quella del 2019;
 
• in Sardegna nel 2020 su un totale di 602 interventi, le strutture con più del 5% degli interventi effettuati in Regione sono sette, di cui quattro pubbliche e tre private. Nelle strutture pubbliche la produzione del 2020 rispetto al 2019 è stata di 148 interventi contro i 345 del 2019 con una riduzione del 57,1%. Nelle strutture private la produzione 2020 è stata di 328 contro i 376 del 2019, con una riduzione del 12,8%.
 
Il PNE si conferma un prezioso strumento di supporto al monitoraggio della produzione delle  Case di Cura Multispecialistiche. Esso consente tra le altre cose di stimare gli effetti della pandemia sulla loro produzione in confronto a quelli esercitati sulle strutture pubbliche.
 
L’analisi  dei dati relativi agli interventi di prostatectomia conferma sia il maggior impatto della pandemia sulle strutture pubbliche che la variabilità delle situazioni regionali. Ma il PNE potrebbe consentire di verificare (esiti a parte, ovviamente) molto altro:
 
• se la produzione delle strutture private è coerente con lo spirito e il testo del DM 70 del 2015, sia nella versione originale tuttora vigente che in quella in bozza che lo sta aggiornando,  che prevede che esse svolgano “compiti complementari e di integrazione”;
 
• la tipologia prevalente della loro produzione sia complessiva che per singola struttura;
 
• la presenza di concentrazione di casistiche a potenziale rischio di inappropriatezza;
 
• l’impatto della loro produzione rispetto alle reti ospedaliere pubbliche regionali cui la produzione dei privati fa spesso oggettivamente concorrenza.
 
Claudio Maria Maffei
 
 
Nota metodologica sull’utilizzo del PNE per la verifica della produzione delle singole strutture
 
Nel sito del PNE 2021 bisogna andare sulla Sezione Strutture della Sezione Ospedale. Qui col menu a tendina si va ai dati della Regione che interessa e poi alla struttura che interessa, pubblica o privata che sia. Qui si possono guardare i volumi di attività per una ampia e significativa serie di procedure chirurgiche di cui viene fornito in una tabella il dato relativo al numero di interventi eseguiti nell’anno e in un grafico l’andamento dei volumi di quella attività negli anni dal 2015 al 2020. Diventa così facile verificare col grafico quanto di quella produzione ha risentito in ciascuna struttura degli effetti della pandemia. Per inciso la tabella consente anche di verificare la tipologia di produzione chirurgica di ciascuna struttura e di confrontarla con quella delle strutture che insistono sullo stesso territorio.
 
Per una rapida identificazione  per ciascun tipo di intervento dei maggiori produttori si può fare riferimento alla Sezione Flussi per Regione dell’analisi per Area territoriale  dove si può andare a verificare  in un grafico tramite i soliti menu a tendina quali sono per ciascun intervento i maggiori produttori in ciascuna Regione. Il grafico riporta quelli che hanno prodotto almeno il 5% degli interventi effettuati nell’anno in quella Regione.
 
Volumi di ricoveri per prostatectomia in Italia dal 2015 al 2020 (Fonte: PNE edizione 2021)

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