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Martedì 25 GENNAIO 2022
Quelle “schede bianche” per il Quirinale



Caro Direttore,
ieri sera dopo una lunga giornata in ospedale, stavo guardando la lettura delle schede bianche per elezione del capo dello stato. Non so se prevaleva in me il senso di rabbia oppure un senso di “profonda pena” per questo spettacolo di persone in fila senza un progetto comune che dovrebbe riguardare il bene dei cittadini.

Noi sanitari, medici ed infermieri, siamo in ballo dal Febbraio 2020 a combattere questa pandemia e purtroppo molti di noi si sono infettati, guariti con gravi esiti fisici e psichici  oppure nel peggiore dei casi sono morti. Abbiamo messo da parte “i nostri progetti” di ricerca, avanzamento di carriera, vacanze, famiglia per rispondere all’emergenza sanitaria. Che cosa sarebbe successo se medici e infermieri non avessero risposto a questa “chiamata”? C’era chi di noi doveva prendersi un periodo di aspettativa per motivi personali, oppure passava un momento di “burn out” che avrebbe necessitato di percorsi dedicati oppure semplicemente avrebbe voluto prendersi un anno sabbatico,  ma la grande maggioranza di noi ha continuato a fare il nostro lavoro che comunque rimane tra i peggio pagati in Europa.

A noi sanitari viene chiesto di prendere una decisione per ogni paziente e non abbiamo il lusso della “scheda bianca” per guadagnare tempo o salvarci il nostro lavoro. Per qualsiasi decisione che prendiamo, anche per quella giusta, c’è un team zelante di avvocati che è pronto ad “imbastirci un causa”

Da chi gestisce uno Stato da cui dipendiamo tutti non è accettabili un comportamento di sotterfugi  per portare a casa una vittoria di bandiera o peggio pensare solo al proprio tornaconto per finire la legislazione con tutti benefici connessi. Non sta a me ricordare che ci sono i fondi del PNNR che dovrebbero finalmente portare fondi per una sanità più equa e moderna.

Nessuno di noi ha il lusso di giocarsi questa occasione perché l’emergenza medica è democratica perché può colpire chiunque e in più è tempo-dipendente per cui ognuno di noi ha bisogno di ospedali funzionanti con personale gratificato e infrastrutture adeguate. La scheda bianca non è scelta adeguata in un momento di emergenza per tutti.

Valeria Caso, MD, PhD, FESO
Stroke Unit
Santa Maria della Misericordia Hospital, University of Perugia
Perugia, Italy

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