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Lunedì 31 GENNAIO 2022
Se si rimane senza medico di base e nessuno ti ha avvertito



Gentile Direttore,
probabilmente si tratta di un problema che non riguarda solamente il territorio cremonese, però il fatto è che a Cremona, all’improvviso e a loro insaputa, in molti cittadini si sono ritrovati senza medico di base (MMG). Il meccanismo è interessante. A fronte del prossimo pensionamento, la più parte dei MMG non ha pensato di avvisare gli assistiti, lasciandoli da un giorno all’altro senza alcun riferimento. Né d’altra parte l’Agenzia per la Tutela della Salute (ATS), da cui i medici di base dipendono, ha pensato di informare gli assistiti.
 
Il risultato è che molti cittadini , quelli che con le loro tasse sostengono l’intera organizzazione della sanità pubblica, sono rimasti dall’oggi al domani senza MMG e quindi senza possibilità di ottenere ricette per farmaci, spesso salvavita, e con accesso limitato alla specialistica, per assenza di impegnative.
 
In condizioni normali non ci sarebbe alcun problema, ma quando un medico di base ha un carico medio di 1.500 assistiti ed il numero di pensionamenti è elevato, il numero degli assistiti in difficoltà arriva a qualche migliaio, mettendo in grave difficoltà gli uffici per la scelta/revoca del medico di base. Che poi non dipendono dall’ATS (che ha la gestione dei MMG), bensì dalla Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST), che invece non ha nulla a che fare con la medicina di base. Il fatto ulteriore che le due strutture abbiano qualche oggettiva difficoltà di comunicazione non fa che determinare ulteriori ed inutili complicazioni per gli assistiti.
 
Sbaglia però chi pensa però che il problema sia finito qui. Altri cittadini cremonesi sono infatti alle prese con la necessità di dover scegliere un nuovo medico di base, senza che nessuno si sia dato la pena di informarli che il loro medico da “sostituto” è diventato “titolare”.
 
Anch’essi quindi, sempre a loro insaputa, sono rimasti senza medico e debbono quindi affrettarsi a contattare l’ufficio scelta/revoca, i cui operatori, già impegnati sull’altro fronte, sono ormai sull’orlo dell’esaurimento nervoso.
 
Pietro Cavalli
Medico, Cremona

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