quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 08 FEBBRAIO 2022
No vax. Altri 10 medici sospesi dall’Ordine di Bari

Questi si vanno ad aggiungere agli 85 sospesi nelle scorse settimane. A oggi sono 95 i medici sospesi dall’Omceo Bari per mancata ottemperanza dell’obbligo vaccinale. Su 10.894 medici iscritti all’Omceo Bari, al momento le posizioni sotto osservazione perché non ancora in regola sono 277, il 3,4% degli iscritti, contro una media nazionale del 5,7%. Anelli: “Sospensione periodo di riflessione, li induca a vaccinarsi”.

L’Ordine dei medici di Bari ha sospeso ieri altri 10 medici che non risultano in regola con l’obbligo vaccinale, che si vanno ad aggiungere agli 85 sospesi nelle scorse settimane. A oggi sono quindi 95 i medici sospesi dall’Omceo Bari per mancata ottemperanza dell’obbligo vaccinale, dall’avvio delle procedure.

Prosegue quindi l’attività di verifica dell’Ordine dei medici di Bari che consiste nell’incrociare l’anagrafe nazionale del Green Pass con le liste dei propri iscritti.
Su 10.894 medici iscritti all’Omceo Bari, al momento le posizioni sotto osservazione perché non ancora in regola sono 277, che sommandosi ai 95 medici sospesi rappresentano il 3,4% degli iscritti, contro una media nazionale del 5,7%.

Il numero dei medici non in regola è in realtà ancora più basso perché tra i 277 l’Ordine ha individuato una settantina di medici che lavorano all’estero, che quindi sono tenuti ad ottemperare all’obbligo vaccinale nei paesi in cui operano e non vengono rilevati dalla piattaforma di vaccinazione italiana.

Al momento il vaccino anti Covid rappresenta, insieme alla laurea in medicina, un requisito indispensabile per l’iscrizione all’Ordine dei medici. “La sospensione rappresenta un periodo di riflessione per i medici, che speriamo li induca a vaccinarsi, sia come impegno di ordine deontologico, sia come adempimento alla norma di legge - ha dichiarato Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari -. Resta il fatto che se la legge non verrà modificata, la vaccinazione anti Covid-19 continuerà a costituire, insieme al possesso della laurea in medicina, un requisito essenziale per l’esercizio della professione medica”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA