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Mercoledì 09 FEBBRAIO 2022
Deficit sanità Abruzzo, Liris: “Risparmio con rinegoziazione fondo con Mef”

Il tasso a carico della regione passa dal 3,156% all’1,673%, “con conseguente, consistente economia di spesa per l’Ente, quantificabile per il corrente esercizio in oltre 540mila euro”. Allungati anche i tempi di ammortamento, che “determina una riduzione dell’impatto complessivo dato dalla somma della quota capitale e della quota interessi, quantificabile a decorrere dal 2023 in 3.168.958,89 euro”.

La giunta regionale dell’Abruzzo, su proposta dell’assessore al Bilancio Guido Liris, ha approvato la rinegoziazione del piano di ammortamento del Fondo con cui il Ministero dell’economia e delle finanze ha anticipato circa 170 milioni di euro per il rientro dal deficit della sanità. “La rimodulazione - spiega l’assessore in una nota - si è resa necessaria per le Regioni che, come l’Abruzzo, pagano un tasso ritenuto dal Mef non più in linea con quelli di mercato, pari nel caso di specie al 3,156% e che nella proposta passa all’1,673%, con conseguente, consistente economia di spesa per l’Ente, quantificabile per il corrente esercizio in oltre 540mila euro”.

“Inoltre - aggiunge Liris -, per effetto del più ampio lasso temporale di ammortamento contemplato nella proposta rispetto al precedente piano”, aggiunge Liris, “nel periodo residuo si determina una riduzione dell’impatto complessivo dato dalla somma della quota capitale e della quota interessi, quantificabile a decorrere dal 2023 in 3.168.958,89 euro, molto utile considerando il maggior costo del nuovo piano di rientro del disavanzo a seguito della nota sentenza della Corte costituzionale che ha dimezzato il periodo di rientro dal debito regionale”.

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