quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 10 FEBBRAIO 2022
Covid. Diminuiscono le nascite da mamme positive (1 su 10), ma 1 donna incinta su 2 non è vaccinata

Trend in linea con il calo dei contagi nella popolazione generale, mentre resta alta la mancata vaccinazione tra le donne in gravidanza: circa 1 donna incinta su 2 non è vaccinata. Il numero di parti da donne positive negli ospedali sentinella Fiaso è comunque sceso dal 16% di metà gennaio al 10% della settimana tra il 1° e l’8 febbraio, dopo il picco del 26% di fine gennaio. Tra le donne positive al parto la scorsa settimana, il 58% non era vaccinato.

Scende, in linea con il calo dei contagi, il numero di donne che partoriscono mentre sono positive al Covid-19. Lo dimostrano i dati delle rilevazioni effettuate in otto ospedali aderenti alla rete sentinella della Fiaso, che parla di un’incidenza di donne positive al momento parto passata dal 16% di metà gennaio al 26% di fine mese, ma scesa al 10% nella settimana tra il 1° e l’8 febbraio. Nel dettaglio, nella prima settimana di febbraio, su un totale di 236 parti monitorati nei reparti di Ginecologia e Ostetricia di 8 strutture sanitarie della rete Fiaso, 24 sono avvenuti in area Covid.

Tra le donne risultate positive al momento del parto, il 58% non era vaccinato. A differenza di quanto avvenuto a metà gennaio, quando il 5% delle donne aveva sviluppato sintomi respiratori e polmonari tipici della malattia da Covid, nessuna delle partorienti dell’ultima settimana aveva  avuto una forma di Covid che aveva provocato lo sviluppato di sintomi respiratori e polmonari tipici della malattia. Buone notizie anche sul fronte della trasmissione madre-figlio: uno dei neonati nato la scorsa setimana è risultato positivo al virus Sars-Cov-2.

Nella sua indagine, la Fiaso ha voluto approfondire la condizione vaccinale di tutte le partorienti nelle strutture esaminate, quindi sia le donne positive al virus sia quelle senza infezione: la percentuale delle vaccinate era il 51%. In pratica, una donna su due che partorisce non è vaccinata.

“La riduzione delle pazienti in gravidanza che arrivano negli ospedali per partorire e risultano positive al virus va di pari passo con la diminuzione dei contagi e rappresenta un ulteriore segnale positivo, che certifica l’arretramento della pandemia – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. Quello che continua a essere preoccupante, invece, nonostante i ripetuti appelli della comunità scientifica, è la percentuale di donne incinte non ancora vaccinate: metà delle future mamme non si è sottoposta alla profilassi vaccinale. Questo può rappresentare un problema anche dopo il parto perché i neonati, che sono particolarmente fragili, sono a rischio infezione e l’unica maniera per proteggerli è creare attorno a loro un ambiente sicuro, facendo in modo che i genitori e, più in generale chi se ne prende cura, siano vaccinati”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA