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Martedì 31 LUGLIO 2012
Farmaci generici. Fnomceo a Balduzzi: “Aprire tavolo su prescrizione. Ma responsabilità resti al medico”

“Forte preoccupazione” da parte del presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, per la norma sugli equivalenti contenuta nella spending review: “E' professionalmente lesiva dell’autonomia e responsabilità prescrittiva del medico”. Il testo della lettera inviata a Balduzzi.

Aprire urgentemente un confronto, con la partecipazione di tutte le componenti interessate, fino a pervenire a “un testo unico, armonico e condiviso”, che regolamenti la  normativa sulla prescrizione farmaceutica, facendo chiarezza sulle competenze professionali di ciascuno e mantenendo al centro i diritti del cittadino.

È quanto chiede la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) al ministro della Salute, Renato Balduzzi, in una lettera inviata stamani. La Fnomceo, infatti, esprime “forte preoccupazione” per “una serie di criticità” derivanti dal provvedimento legislativo, proposto nell’ambito della spending rewiew e approvato ieri, relativo all’obbligo, per il medico, di prescrivere i farmaci per principio attivo.

Provvedimento che, secondo la Federazione,  non sembra “comportare risparmi per lo Stato, rispetto al sistema attualmente vigente”. In compenso, “La facoltà ‘ancora’ riconosciuta al medico di scegliere il farmaco motivandone le ragioni per iscritto – afferma il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco – configura una procedura tecnicamente inutile e professionalmente lesiva dell’autonomia e responsabilità prescrittiva in capo al professionista”.

“Nella maggior parte dei casi la sostituibilità tra farmaci equivalenti non crea problemi – spiega ancora Bianco – ma nessuno può escludere che questi si possano presentare, ad esempio nel caso di eventuali intolleranze agli eccipienti, o in particolari condizioni del paziente, come quella della concomitante presenza di più patologie”.
 
Per questo, secondo la Fnomceo, la responsabilità della scelta prescrittiva “non può che rimanere in capo al medico, come confermato anche dalla Giurisprudenza. Ultima, la sentenza del Consiglio di Stato n° 5790/2011, la quale conferma che l’andare a incidere ‘sul principio di libera scelta del farmaco da parte del medico influisce sul diritto alla Salute , sancito dall’art. 32 della Costituzione’”.
 
 
 
 
 

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