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Giovedì 03 MARZO 2022
Giornata mondiale dell’udito. In Italia 7 milioni con problemi. Nel mondo sono 430 milioni

Nel nostro Paese l’ipoacusia riguarda una persona su tre (tra gli over 65). Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso, dichiari migliorata la propria qualità di vita

Oltre il 5% della popolazione mondiale – ovvero 430 milioni di persone – necessita di riabilitazione per affrontare la propria perdita uditiva “disabilitante” (432 milioni di adulti e 34 milioni di bambini) e si stima che entro il 2050 oltre 700 milioni di persone – ovvero una persona su dieci – avranno una perdita dell'udito invalidante.
 
Questi numeri sono stati diffusi oggi dall’Oms in occasione della Giornata mondiale dell’udito, chiarendo che la perdita dell'udito "disabilitante" si riferisce alla perdita dell'udito superiore a 35 decibel (dB) nell'orecchio con un udito migliore.
 
Quasi l'80% delle persone con ipoacusia invalidante vive in paesi a basso e medio reddito. La prevalenza della perdita dell'udito aumenta con l'età, tra quelli di età superiore ai 60 anni, oltre il 25% è affetto da ipoacusia invalidante.
 
L'OMS stima che la perdita dell'udito non affrontata comporti un costo globale annuo di 980 miliardi di dollari. Ciò include i costi del settore sanitario (escluso il costo degli apparecchi acustici), i costi del supporto educativo, la perdita di produttività e i costi per la società. Il 57% di questi costi è attribuito ai paesi a basso e medio reddito.
 
In Italia, secondo gli ultimi dati resi noti nel 2020 dal ministero della salute sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti all’11,7% della popolazione. Nel nostro Paese l’ipoacusia riguarda una persona su tre (tra gli over 65). Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso, dichiari migliorata la propria qualità di vita
 
Molte delle cause che portano alla perdita dell'udito possono essere evitate attraverso strategie di salute pubblica e interventi clinici implementati nel corso della vita.
 
La prevenzione della perdita dell'udito è essenziale durante tutto il corso della vita, dal periodo prenatale e perinatale all'età avanzata. Nei bambini, quasi il 60% della perdita dell'udito è dovuto a cause evitabili che possono essere prevenute attraverso l'attuazione di misure di salute pubblica. Allo stesso modo, negli adulti, le cause più comuni di perdita dell'udito, come l'esposizione a suoni forti e farmaci ototossici, sono prevenibili.
 
Queste le strategie più efficaci di prevenzione indicate dall’Oms per ridurre la perdita dell'udito nelle diverse fasi del corso della vita:
• immunizzazione;
• buone pratiche materne e infantili;
• consulenza genetica;
• identificazione e gestione delle comuni patologie dell'orecchio;
• programmi di conservazione dell'udito sul lavoro per il rumore e l'esposizione chimica;
• strategie di ascolto sicuro per la riduzione dell'esposizione a suoni forti negli ambienti ricreativi; e
• uso razionale di farmaci per prevenire la perdita dell'udito ototossica.

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