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Lunedì 07 MARZO 2022
Cisl medici. Benedetto Magliozzi è il nuovo segretario nazionale

L’elezione durante il Congresso del sindacato. Magliozzi, già Segretario della Cisl Medici del Lazio, sarà affiancato nel suo percorso da Luciana Cois e Vincenzo Romano, neo eletti nella Segreteria Nazionale. “Dobbiamo batterci per stabilizzare le nuove leve, ossia tutti quei medici precari, ma che hanno lavorato tanto e sono stati fondamentali nella gestione della pandemia”.

“La CISL, un sindacato di prossimità con grandi progetti. Un sindacato che ci crede”. Così Benedetto Magliozzi si è rivolto alla platea della Federazione Cisl Medici che, durante l’ultima giornata del V Congresso di categoria svoltosi a Roma dal 3 al 5 marzo, lo ha eletto Segretario Generale. Magliozzi, già Segretario della Cisl Medici del Lazio, sarà affiancato nel suo percorso da Luciana Cois e Vincenzo Romano, neo eletti nella Segreteria Nazionale.
 
“Dobbiamo batterci per stabilizzare le nuove leve, ossia tutti quei medici precari, ma che hanno lavorato tanto e sono stati fondamentali nella gestione della pandemia. Abbiamo tutti visto quanto sia pericolosa la carenza di medici e quanto sia importante questa battaglia. Non possiamo non esserci”. Con queste parole Benedetto Magliozzi ha delineato i traguardi prefissati per raggiungere una professione medica all’avanguardia e di qualità, tra cui contrastare la “fuga dei cervelli” all’estero, garantire un accesso alle cure libero e gratuito a tutti e potenziare l’Osservatorio nazionale per il contrasto alla violenza verso i sanitari. “E dovremo essere ancora più vigili contro le discriminazioni” conclude il Segretario Generale riferendosi alle colleghe, che definisce “asse portante della nostra sanità”.
 
Parole di augurio sono state rivolte al neo eletto da Luigi Sbarra, Segretario Generale della CISL, presente al Congresso: “Sono certo che guiderà la categoria con grande passione, competenza, professionalità e innovazione”. Sbarra ha poi evidenziato il pregio del lavoro di medici e dirigenti sanitari, soprattutto in questi anni di pandemia: “Ora abbiamo l’occasione di rilanciare il nostro sistema sanitario pubblico, di lasciarci alle spalle il vecchio modello focalizzato sulla patologia e di disegnarne uno nuovo centrato sulla salute e sulla prevenzione”. Questo significa allargare le attuali regole di accesso alle facoltà di medicina e contrastare le disuguaglianze tra i territori.
 
L’evento della Cisl Medici, dopo tre giorni di confronto su aspetti della professione quali meritocrazia, qualità del lavoro e ottimizzazione della gestione, ha chiuso i battenti con un bilancio positivo: quello di un percorso concretamente avviato e da consolidare nei prossimi anni, un percorso che possa condurre verso una sanità sempre più attuale e consapevole.
 
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto al Congresso ringraziando la categoria dei sanitari e l’organizzazione di rappresentanza per il contributo reso nel difficile periodo della pandemia in cui, grazie al supporto della campagna vaccinale, è stato possibile piegare il virus senza restrizioni generalizzate. “Si tratta di aprire una stagione nuova, che riesca a trasformare la crisi in opportunità, garantendo il diritto alla salute e valorizzando il grande investimento sulla vita delle persone”, ha ribadito il ministro. Parola d’ordine è intervenire sulla sanità del territorio, proponendo un Servizio Sanitario Nazionale più vicino alle persone, migliorando la sanità digitale e realizzando la prossimità e la vicinanza nell’assistenza.
 
Speranza ha puntualizzato come queste sfide prendano l’avvio dalla valorizzazione dei professionisti della sanità e come quello umano sia un fattore essenziale per raggiungere tali traguardi, al di là della “retorica degli eroi”. Questo obiettivo si ottiene eliminando quell’imbuto formativo che negli anni ha limitato le borse di specializzazione, prevedendone ora 12.000 e dando così la possibilità ai medici di formarsi e scendere in corsia. E auspicando l’universalità di un Servizio Sanitario che, al di là dei tetti di spesa, di fronte alla malattia evidenzi sempre e per tutti il diritto ad essere curati.

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