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Lunedì 28 MARZO 2022
Regione e Fimmg siglano l’accordo sul collaboratore di studio

L'accordo raggiunto per il 2022 prevede lo stanziamento di circa 2milioni di euro per l’utilizzo della figura del collaboratore di studio all’interno degli ambulatori dei medici di famiglia. L’obiettivo è quello di aumentare la disponibilità nei confronti dei pazienti, concorrendo ad un maggiore incremento della qualità dell’assistenza primaria. “Un rafforzamento della medicina primaria che influirà sull’intero sistema”. L’ACCORDO

In arrivo due milioni di euro per i collaboratori di studio negli ambulatori delle cure primarie. La Regione FVG ha posto l’attenzione ai medici di medicina generale arrivando in questi giorni ad un accordo integrativo con l’organizzazione sindacale Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG) con un tetto di 2milioni di euro, per la precisione 1.994.757,34 euro, al finanziamento di un patto integrativo regionale.

L'accordo appena stipulato con l’organizzazione della medicina convenzionata alla quale appartengono sia i medici di medicina generale che pediatri di libera scelta, ha criteri comuni, come fa sapere la Regione FVG attraverso una nota, affinché le Aziende sanitarie possano attribuire ulteriori indennità ai medici dell'assistenza primaria che si avvalgono di collaboratori di studio nel limite del tetto di spesa fissato.

“Un accordo a cui abbiamo sempre creduto fino dall’inizio – spiegano Fernando Agrusti, segretario regionale della Fimmg Fvg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Guido Lucchini, presidente dell'Ordine dei medici e degli Odontoiatri della provincia di Pordenone – e che darà respiro agli ambulatori alzando il livello delle cure della medicina generale. Già molti studi hanno a disposizione dei collaboratori (45%) ma per molti altri non è così (55%), specialmente nei piccoli paesi montani e pedemontani. Con questo provvedimento, una parte di tempo che alcuni medici dedicavano nell’arco della loro giornata alla parte burocratica-amministrativa, sottraendo così tempo prezioso alla cura e alla diagnosi, potrà ora essere delegata ad altro personale di studio”.
 
“Una decisione - sottolinea il vicegovernatore con delega alla salute Riccardo Riccardi - dettata dal fatto che reputiamo questa figura importante nell'incremento della qualità dell'assistenza primaria. Consentirà, infatti, al medico, singolo o associato, di aumentare la disponibilità nei confronti dei propri pazienti mediante l'affidamento della gestione degli aspetti non medici e di natura amministrativa a personale di supporto”.

“Dopo un’interminabile emergenza sanitaria, siamo reduci da una stagione che non ci ha fatto tirare il fiato per molti mesi – concludono Agrusti e Lucchini –. In questi due anni, abbiamo lavorato per quasi due anni dalle sette del mattino alle dieci di sera e questo accordo appena siglato rafforza ulteriormente le funzionalità della medicina primaria che si tradurrà sull’intero sistema ospedale-territorio regionale, specialmente dopo una gestione difficilissima come appena passata”.

Endrius Salvalaggio

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