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Martedì 07 AGOSTO 2012
Assicurazioni mediche. Polizze troppo care. Commissione errori avvia indagine 

“Visti i prezzi delle polizze, ormai carissime, molte Asl tagliano le assicurazioni, così la vittima di errore corre il rischio di non essere risarcita e il medico di andare di andare in rovina”, spiega il presidente Palagiano che annuncia: “Al via distribuzione dei questionari per mappatura su sistema”.

Una vera e propria mappatura per delineare l'attuale situazione assicurativa delle aziende sanitarie e verificarne l'effettiva capacità di sostenere il risarcimento del cittadino, in caso di procedimenti per eventi avversi conclusi con una condanna. 
 
Con questo intento la Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali sta provvedendo ad inviare, ai presidenti delle Regioni di tutta Italia, dei questionari specifici. Le domande formulate con aiuto di statistici, che volontariamente hanno messo le loro competenze a servizio della Commissione, serviranno a tracciare una mappatura della situazione italiana sulla situazione assicurativa di tutte le aziende sanitarie negli ultimi anni (2006-2011). Con chi sia stata stipulata la polizza, da quanto tempo, cosa include nello specifico e se prevede o meno la tutela legale dei dipendenti: sono alcune delle domande formulate. 
 
Ma l'indagine entra ancor più nel merito, chiedendo informazioni sul massimale e l'ammontare del premio di copertura assicurativa.
“Visti i prezzi delle polizze, ormai carissime - spiega il presidente Antonio Palagiano - molte Asl tagliano le assicurazioni, così la vittima di errore corre il rischio di non essere risarcita e il medico di andare di andare in rovina. Una situazione che ha come necessaria conseguenza l'esplosione della medicina difensiva, una tendenza che aumenta ingiustificatamente le spese della sanità pubblica e può rivelarsi dannosa anche per la salute dei pazienti”.
 
Per strutturare organicamente il lavoro, nei questionari inviati è stato inoltre richiesto di indicare il numero di posti letto accreditati nelle singole aziende e quelli effettivi, oltre al numero dei dipendenti medici, in modo da restituire un'immagine fedele dell'organico e della capacità di assistenza delle aziende.
 
Ma, ancor più importante, l'indagine predisposta, servirà per avere un quadro dettagliato della situazione per quanto riguarda il numero di richieste di risarcimento inoltrate e gli importi pagati, in modo da consegnare al Parlamento una fotografia empirica, basata su reali dati, di quello che viene definito dagli esperti in materia, il rischio clinico nei diversi contesti sanitari.
 
“Individueremo, regione per regione, quanti cittadini hanno sporto denuncia per presunti danni alla salute provocati da personale medico e paramedico, per poi confrontare questo dato con gli importi effettivamente liquidati - prosegue Palagiano. - Questo aiuterà a capire l'andamento degli eventi avversi collegati a malpractice, ma anche, l'eventuale abuso dello strumento della denuncia da parte dei cittadini. Un aspetto, quest'ultimo, emerso anche dai dati raccolti nell'ambito della inchiesta sui Punti nascita condotta dalla Commissione che presiedo. Dall'analisi degli esiti dei processi a carico di medici, emerge infatti che il 98,1% dei procedimenti per lesioni colpose e il 99,1% dei procedimenti per omicidio colposo, non si conclude con una condanna”.

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