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Venerdì 10 AGOSTO 2012
Oss. Fials: “Una risorsa ed un investimento nel Ssn. Bene tavolo tecnico”

Per il segretario nazionale della Fials, Giuseppe Carbone, il documento elaborato al tavolo tecnico Ministero-Regioni rappresenta “un concreto contributo alla definizione di linee guida per favorire l’inserimento uniforme e graduale degli Operatori socio sanitari nel sistema salute di tutto il territorio nazionale”.

Dopo il contributo del Migep, del Nursing Up e della Uil Fpl, pubblichiamo il contributo del segretario generale della Fials, Giuseppe Carbone, sul documento elaborato dal Ministero e dalle Regioni, d’intesa con i sindacati, riguardo al profilo degli operatori sociosanitari.

Le osservazioni formulate dalla Fials al tavolo tecnico ministeriale nell’ultimo incontro tenutosi a Roma il 4 luglio 2012, hanno evidenziato la mancanza di nuovi modelli organizzativi sanitari con l’integrazione sociale che prevedono l’inserimento degli Oss, ormai formati in numero rilevante in ogni Regione d’Italia attraverso agenzie riconosciute e non, e addirittura autorizzate e non. Infatti alcune Regioni, e nello specifico l’Emilia Romagna, rilascia non attestati di qualifica ma attestati di competenza non riconosciuti su tutto il territorio.
È necessario vigilare sulla formazione in modo attento, scrupoloso e soprattutto legale.

La formazione ricopre un ruolo importante visto che deve mirare ad una preparazione di personale che abbia le dovute conoscenze ma soprattutto che sappia collaborare con le figure, attori principali del sistema assistenziale sanitario.

Il progetto futuro non deve essere quello di formare ulteriori Oss ma bisogna programmare e valutare il fabbisogno formativo sul territorio nazionale dando mandato a ogni singola Regione di stabilizzare e inserire nei giusti contesti lavorativi le figure già formate.
 
Il cittadino ha sempre più necessità di trovare adeguate risposte ai propri bisogni assistenziali nelle strutture sanitarie, nei servizi territoriali dove gli infermieri e Oss, forniscono prestazione appropriate secondo il modello della presa in carico.  

Con riferimento a questo scenario si intravede concretamente l’inserimento degli Oss nelle équipe sanitarie e sociosanitarie di assistenza alla persona. Tali esperienze sono maturate e consolidate ormai in diverse realtà regionali ma stentano ancora ad avviarsi in altre.

Volendo dunque dare impulso concreto a un progetto riorganizzativo di inserimento della figura degli Oss in tutte le Regioni del Paese riteniamo che si debba agire su questi punti:

1- rilevare i numeri reali degli Oss oggi impegnati nei diversi settore socio sanitari assistenziali: pubblico, privato e terzo settore;
2. realizzare momenti di approfondimento e analisi sui diversi modelli organizzativi per evidenziare eventuali criticità e differenze tra territori e regioni, partendo dalle realtà con sperimentazioni più avanzate e rodate;
3. monitorare, uniformare e migliorare l’attività formativa destinata agli Oss in un’ottica di complessità crescente del sistema salute e di fronte ad una richiesta di innalzamento qualitativo dei servizi;
4. valorizzare un corretto utilizzo delle risorse Oss inseriti in modelli positivi organizzativi attraverso percorsi professionali definiti da job decriptino per il miglioramento funzionale dei servizi alla persona;
5. promuovere l’aggiornamento permanente  dell’operatore sociosanitario.

In questo contesto, il lavoro del tavolo tecnico sugli Oss ha avuto l’ambizione di presentare un concreto contributo alla definizione di linee guida per favorire l’inserimento uniforme e graduale degli Oss nel sistema salute di tutto il territorio nazionale, soprattutto dove ancora troppo poco si è fatto in termini occupazionali e nei modelli occupazionali soggetti ai piani di rientro.

Giuseppe Carbone
Segretario generale Fials




 

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