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Mercoledì 11 MAGGIO 2022
Credere nei professionisti della Sanità



Gentile Direttore,
penso al mondo della Sanità, quello che è stato per 43 anni il mio mondo, il luogo dove ho visto crescere persone, medici talentuosi addentrarsi, con successo, nella innovazione clinica terapeutica.

Quello che constato negli ultimi anni è che siamo un Paese fortemente incentrato su produttività a basso valore aggiunto, infatti, siamo l’unico tra i paesi OCSE che negli ultimi 30 anni ha visto ridursi il salario medio del 2.9%, mentre Paesi come la Francia, la Spagna e la Germania hanno visto aumenti anche di diverse decine di punti percentuali.

Devo constatare che nel mondo della sanità le Aziende sanitarie hanno poca attenzione verso le persone che vi lavorano, investono poco in innovazione, hanno una capacità di gestione manageriale improvvisata; l’innovazione deve guardare al futuro, se oggi investo in Telemedicina devo aspettare di raccogliere i frutti a distanza, invece il Management vuole i risultati subito, pur investendo il minimo delle risorse, quelle risorse  che alla fine verranno tolte in quanto i risultati non si vedono nell’immediato. Si sente, ormai da anni, blaterare di Telemedicina da attivare sul territorio, ma quando i manager vedono che questa presunta attivazione territoriale ha un costo non contenuto, rinunciano all’investimento, non rendendosi conto che le poche risorse umane, medici e personale non medico, rimaste disponibili per l’attività sanitaria, avrebbero un ausilio utile per curare al meglio i malati, che parteciperebbero direttamente alla cura delle loro potologie.

Pertanto, di fronte alle sfide delle nuove tecnologie, abbiamo bisogno non solo di competenze specialistiche ma soprattutto di competenze manageriali. La scelta dei manager sanitari dovrebbe essere fatta partendo da competenza, esperienza e capacità organizzativa, invece le nomine dei manager spesso sono più legate alle relazioni che alla capacità.

Il management deve credere nelle persone che lavorano nelle Aziende Sanitarie che viene designato a dirigere, deve sapere che le persone hanno bisogno di stare in Aziende nelle quali vengono valorizzate, premiate per l’impegno, riconosciute per il contributo e ascoltate per ciò che possono dare.

Dott. Nunzio Angelo Buccino
Già Direttore Sanitario in Aziende Sanitarie pubbliche della regione Lombardia

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