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Venerdì 13 MAGGIO 2022
Registro tumori della Sardegna in stallo. I comitati dei pazienti chiedono risposte

Nonis: “L’avvenuta pandemia Covid-19 non può bloccare l’assistenza sanitaria e il monitoraggio sulle patologie tumorali”. Cuccu: “Indispensabile riavviare l’attività del Registro regionale anche per non perdere l’accreditamento di quelli storici provinciali”. Dalla Asl 8 il Dg Tidore assicura il massimo impegno, attivandosi fin da subito presso l’assessorato alla Sanità ed incontrando i Comitati dei pazienti entro giugno

E’ sentita l’attenzione dei pazienti oncologici della Sardegna che chiedono persistentemente da tempo il pieno funzionamento del Registro regionale dei tumori. “In Sardegna – spiega a Quotidiano Sanità il presidente del Comitato pro Registro Tumori Sa Luxi, Giancarlo Nonis -, come anche ha evidenziato il Governatore Christian Solinas proprio qualche giorno fa in occasione della visita del Presidente della Novartis, ‘tumori e malattie cardiovascolari sono tra le principali patologie croniche che costituiscono le prime due cause di morte responsabili di circa due terzi dei decessi’. Non ci capacitiamo come allora stiamo tanto tribolando per vedere potenziato, a livello territoriale, il Registro dei tumori dei pazienti sardi, indispensabile strumento di monitoraggio, studio e analisi anche per poter intervenire al meglio sulla prevenzione e ulteriori ricerche di cura”.

“Un importante ed isolato studio epidemiologico sulla patologia oncologica era stato seguito nell’anno 2005 - prosegue il portavoce dei pazienti oncologici - , con l’assessore alla Sanità Nerina Dirindin, nel quale si era evidenziata la preoccupante situazione del numero dei pazienti colpiti di cancro nelle aree industriali a partire da Sarroch a San Gavino, ma anche Ottana e Porto Torres, così come in alcuni quartieri di Cagliari ed Olbia, ed inoltre furono monitorati anche i paesi intorno ai Poligoni Militari. Detto questo preambolo, continuo accennando che per quanto un primo Registro tumori della Sardegna settentrionale fosse già attivo dal 1993, con competenza sul territorio di Sassari e Olbia, ed uno della Sardegna centrale dal 2002, con competenza sui territori di Nuoro ed Ogliastra, il Registro regionale dei tumori dell’isola viene normativamente istituito sette anni dopo con legge regionale n. 21/2012. Ecco che decidemmo di costituirci nel Comitato pro Registro Tumori Sa Luxi nell’anno 2015 per dare un imput alle Istituzioni affinché potessero mettere in pratica la norma, portare avanti quell’iniziativa. Ed in tal senso abbiamo cominciato le interlocuzioni”. 

“Colta dunque la necessità di istituire questo importante strumento anche dall’assessore alla Sanità Luigi Arru – prosegue il responsabile del Comitato -, vennero fatti altri passi in avanti: nell’anno 2016 è stato possibile ottenere l’approvazione dal Consiglio regionale sul regolamento per il Registro regionale dei tumori, con il parere positivo del Garante della privacy. Di seguito, vennero promossi dei corsi di formazione per operatori dei registri tumori, coordinati dal Dipartimento di Prevenzione della ASSL di Cagliari. Il Gruppo tecnico regionale del Registro Tumori operava in capo alla Direzione Generale dell’assessorato della Sanità, ed era così stato esteso anche il Registro Tumori della Sardegna Meridionale, con l’inizio della raccolta del flusso dei dati, per procedere alla fase di avvio. Ancora, con la successiva nascita dell’Azienda per la tutela della Salute (ATS) era stata intrapresa una collaborazione a titolo gratuito con il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) della regione Lazio, che rappresenta un riferimento nazionale nel campo della epidemiologia ambientale e valutativa, per avere un supporto nella fase di avvio”.

“Ora, soltanto nel 2020 abbiamo appreso di aggiornamenti sullo sviluppo del Registro regionale dei tumori quantunque tuttora in stallo, attraverso la risposta all’interrogazione dell’On. Carla Cuccu della commissione Salute da cui abbiamo trovato sostegno alle nostre istanze, del Dott. Marcello Tidore, subentrato con la nuova legislatura DG dell’assessorato alla Sanità, oggi DG dell’ASL 8 di Cagliari. Da quel che si apprende dell’allora risposta, l’ATS si è adoperata, spendendo anche parte delle risorse al progetto destinato, sulle attività necessariamente dedicate, anche relativamente all’infrastruttura informatica, per  lo sviluppo e realizzazione del registro tumori federato della Sardegna. Sviluppo che dal settembre 2018 in poi è andato però sino ad oggi ad incancrenirsi. Ci domandiamo come ancora ad oggi questo è possibile, rilevato che il ‘cancro’ è letale, ed anche l’avvenuta pandemia Covid-19 non può bloccare l’assistenza sanitaria e l’attenzione verso una patologia che mette così fortemente a rischio i pazienti. Ci siamo perciò rivolti alle istituzioni per sollecitare per l’ennesima volta lo sblocco dello sviluppo e potenziamento del Registro Tumori, conclude Nonis -”.

Il sollecito viene accolto nuovamente dalla Segretaria della commissione Salute Carla Cuccu (Idea Sardegna) che sollevandolo in Consiglio regionale spiega al nostro giornale: “Il Registro tumori della Sardegna non decolla, ma allo stesso tempo è stata bloccata l’attività dei registri locali, funzionanti da anni. Occorre tener conto infatti che questo ritardo sul riavvio del Registro sta bloccando anche l’attività di quelli storici presenti in Sardegna a carattere provinciale (quello di Nuoro e quello di Sassari) che rischiano di perdere l’accreditamento internazionale dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, a causa della mancata registrazione dei casi di neoplasie”. 

“E’ dunque fondamentale chiedersi a che punto sia l’iter per arrivare al pieno funzionamento del Registro regionale oggi – prosegue Cuccu - e se sia previsto il potenziamento dell’organico del personale ad esso assegnato. In questa fase di transizione legata alla riforma del Ssr non può che essere indispensabile rafforzare e rilanciare l’azione dei Registri locali nelle ASL capofila di Cagliari, Sassari e Nuoro”.

Quotidiano Sanità ha approfondito sulla problematica. Sentito il direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL 8, Antonio Frailis, spiega: “A causa della pandemia tutto il personale dedicato al registro tumori della Asl di Cagliari, afferente al servizio di igiene e sanità pubblica (Sisp), è stato impegnato nelle attività di contact tracing dei casi di infezione da SARS cov 2, di esecuzione dei tamponi e nelle attività di vaccinazione anti Covid che nella situazione emergenziale hanno avuto la precedenza. Tuttavia, alcune attività inerenti il monitoraggio e la codifica dei tumori sono proseguite nonostante l'impegno precipuo nella lotta alla pandemia, compresa l'attività che il personale del registro di Cagliari ha svolto nello studio epidemiologico Salute e ambiente nel comune di  PORTO TORRES, in collaborazione con ISS, i cui risultati saranno pubblicati nel mese di  luglio 2022”. 

“Inoltre – continua Frailis -,  il registro del sud Sardegna sta partecipando ad uno studio sulla rilevazione dei tumori naso sinusali in Sardegna in collaborazione con Inail e  IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Per quanto riguarda l'attività del registro regionale tumori, si è in attesa della ridefinizione del gruppo tecnico regionale istituito presso l'assessorato alla Sanità, al fine di riprendere le attività purtroppo interrotte all'inizio del 2020 con l'insorgere della pandemia”.

“Faccio mia la voce delle Associazioni e dei pazienti oncologici – afferma al nostro giornale il Direttore generale della Asl cagliaritana Marcello Tidore -. Lunedì stesso mi attiverò presso l’assessorato alla Sanità per riprendere il discorso sulla ricostituzione del Gruppo tecnico regionale del Registro Tumori che si occuperà di seguire tutte le attività relative al potenziamento, quindi al pieno funzionamento del Registro tumori della Sardegna. Sono certo che l’Assessorato considererà anche questo Gruppo di lavoro perché sia istituito in tempi rapidi. Sul fronte inoltre della ricerca del personale da destinare per potenziare questa rilevante attività, siamo già operativi”. 

“Entro il mese di giugno – conclude Tidore - mi impegnerò inoltre ad incontrare le stesse associazioni e comitati che ci hanno e ci stanno sollecitando una risoluzione in tempi ragionevoli del problema, per poter avviare un confronto aperto, che mi propongo rimanga costante, affinché possa raccogliere ulteriori eventuali criticità ed osservazioni e proposte, che hanno da segnalarci”.

Elisabetta Caredda

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