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Venerdì 13 MAGGIO 2022
Covid. Donini (Regioni): “In autunno pronti a nuovi vaccini con medici di famiglia e farmacia dei servizi”

Il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni affronta anche il tema delle scorte di vaccini non utilizzate: “Bisognerà piazzarle prima che scadono”. E sul futuro punta molto sulle farmacie: “Le potenzieremo”.

Insieme al Governo bisognerà studiare il modo di 'piazzare' le scorte di vaccini anti-Covid non utilizzati "prima che scadano". A sollevare la questione è Raffaele Donini, assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, il 13 maggio in Fiera a Bologna a margine dell'inaugurazione di Cosmofarma 2022.

"Le scorte ci sono anche in ragione della somministrazione della quarta dose, che è in corso- spiega Donini- peraltro l'Emilia-Romagna è la prima regione in Italia come numero di vaccinazioni, anche se non si stanno vaccinando in tantissimi. Queste scorte, in accordo col Governo, dovranno essere collocate in qualche modo nella migliore condizione prima che scadano. O impegnate nelle regioni che hanno numeri inferiori o in Paesi, come è già stato fatto in passato, in cui la vaccinazione non è certo al livello dell'Italia". Per quanto riguarda invece il prossimo autunno, aggiunge l'assessore, "ci attendiamo la fornitura, immagino da settembre-ottobre, dei nuovi vaccini che possono essere più attagliati anche alle nuove varianti. Poi saranno il Governo, il Ministero, l'Istituto superiore di sanità e la comunità scientifica nel suo complesso a dirci se questa vaccinazione andrà estesa a tutti, come quella precedente, o se dovremo concentrarci sulle persone più vulnerabili o su quelle da una certa età in su". Quindi "aspettiamo indicazioni", ribadisce Donini. Intano, "dobbiamo tenerci pronti con la nostra rete territoriale, prima di tutto con i medici di medicina generale e anche con la farmacia dei servizi".

Donini si è poi soffermato sulle farmacie e sul loro futuro. Le farmacie sono già oggi "parte integrante del sistema sanitario". Una rete che, complice la pandemia, "in parte è già stata costruita e in parte la potenzieremo nei prossimi anni. Questa è vista come una grande opportunità da tutte le Regioni italiane".

"Insieme alle altre Regioni siamo impegnati a valorizzare la farmacia dei servizi- spiega Donini- non dimentichiamo l'apporto che le farmacie hanno dato durante la pandemia. Sono state un punto di riferimento fondamentale non solo per la distribuzione dei farmaci, ma anche per l'erogazione di servizi come i tamponi. E credo si possa estendere in futuro anche a ulteriori servizi, come ad esempio la vaccinazione anti-Covid". Per il futuro, infatti, "la sfida è rendere endemica la pandemia non solo con le cure - ragiona Donini- ma anche con la prevenzione, con le strutture che abbiamo sul territorio, per far fare agli ospedali il loro mestiere, cioè occuparsi dei casi più complessi".

Nelle prossime fasi della pandemia, infatti, "la risposta deve venire soprattutto dal territorio- sottolinea l'assessore- quindi innanzitutto dai medici di base, ma anche dalla farmacia dei servizi. Questa deve essere la scommessa". Più in generale, chiosa Donini, "oggi dobbiamo considerare le farmacie come punto di riferimento della sanità territoriale, che si irrobustirà anche grazie anche agli investimenti del Pnrr".

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