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Mercoledì 18 MAGGIO 2022
Veneto. Approvata la legge che alza fino a 1.200 il massimale degli assistiti per i mmg in formazione

Già dal primo anno i medici del corso di formazione specifica in medicina generale potranno avere incarichi temporanei fino a mille assistiti in convenzione, anziché i 650 previsti attualmente. I massimali saranno elevabili a 1.200 assistiti per i medici al secondo e terzo anno del corso. Le ore di incarico temporaneo saranno pagate – in aggiunta alla borsa di studio - e riconosciute come attività pratica valida ai fini del titolo formativo. Confermate anche le nome per i PS. Ecco, in sintesi, le principali norme della nuova legge ordinamentale.

Ha superato le polemiche e l'esame del Consiglio l’emendamento della Giunta sull'aumento dei massimali già dal primo anno per i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medica generale. Nessuna sostanziale modifica anche per l'emendamento che riguarda il contributo dei medici specializzandi nei PS.

Dopo la sospensione dell’esame 14 giorni fa, chiesta dalle opposizioni a seguito degli emendamenti presentati all’ultimo dalla Giunta per affrontare la carenza di medici specialisti, e le audizioni della settimana scorsa con le associazioni professionali e sindacali dei medici, in Consiglio regionale la maggioranza ha fatto quadrato attorno alle proposte dell’assessore alla sanità e conferma, con i voti dell’intergruppo leghista, di Fi e di Fdi, le nuove norme proposte dalla Giunta per reperire medici di base e rinforzare gli organici dei pronto soccorso attingendo in via straordinaria dal contingente dei medici in formazione, al fine di affrontare la carenza di medici specialisti.

La legge approvata, come previsto dagli emendamenti e sintetizzato in una nota del Consiglio regionale diramata a margine del voto, prevede quindi la facoltà per i medici iscritti ai corsi di formazione in medicina generale di avere già dal primo anno incarichi temporanei sino a mille assistiti in convenzione (anziché 650 come previsto attualmente per gli incarichi temporanei), elevabili a 1200 assistiti per i medici al secondo e terzo anno del percorso di formazione. 

Le ore di incarico temporaneo di cura primaria saranno pagate – in aggiunta alla borsa di studio - e riconosciute come attività pratica valida ai fini del titolo formativo. 

Per quanto riguarda i Pronto soccorso, l’ordinamentale prevede che gli specializzandi già dal primo anno possano lavorare nei servizi di urgenza ed emergenza con contratti libero professionali o di collaborazione continuata continuativa.  La legge proroga inoltre al 31 gennaio 2024 la possibilità di stabilizzare con concorsi i professionisti non specializzati che hanno maturato almeno 4 anni di servizio anche non continuativo nei servizi di urgenza ed emergenza.

 Infine, per contenere i vuoti di organico nei servizi di urgenza ed emergenza, le aziende sanitarie potranno incentivare le prestazioni aggiuntive dei medici ospedalieri già dipendenti, pagandole sino a 100 euro lordi l’ora (al posto dei 60 euro attuali). Una misura volta – ha spiegato l’assessore alla sanità - ad evitare il più possibile l’esternalizzazione dei servizi a cooperative e società esterne, ma che – secondo i rappresentanti dell’opposizione – finirà per destabilizzare il sistema sanitario e rinforzare le disparità di trattamento economico tra sanitari che lavorano fianco a fianco nell’area dell’urgenza ed emergenza.  

L’aula del Ferro Fini, dunque, non ha accolto le richieste ‘correttive’ delle opposizioni di garantire affiancamento e tutoraggio, anche in modalità telematica, ai medici in formazione nel percorso di medicina generale che assumono incarichi temporanei e di prevedere almeno tre mesi di formazione teorico-pratica all’inizio dell’incarico di medico di base, nonchèé di predisporre specifiche linee guida e standard organizzativi per i professionisti che lavorano in particolari situazioni di isolamento. La maggioranza, fa sapere l’ufficio stampa del Consiglio regionale, ha respinto anche le proposte dell’opposizione sui Pronto Soccorso volte a graduare l’accesso degli specializzandi dei primi anni e ad estendere a tutti i reparti e servizi della sanità in persistente carenza di organico la possibilità di riconoscere ai medici dipendenti disponibili a prestazioni aggiuntive il maggior compenso di 100 euro l’ora.

Quanto ai restanti contenuti della legge, il provvedimento ordinamentale 2022 in sanità interviene nella legislazione vigente con una ventina di norme di semplificazione o aggiornamento. Tra queste, la semplificazione del processo di autorizzazione per le strutture sanitarie private prescindendo dal parere obbligatorio della Commissione tecnica regionale lavori pubblici (che non ha competenze di verifica sui costi di una iniziativa privata); l’esonero per le domande di rinnovo dell’accreditamento dal pronunciamento della Commissione regionale per l'investimento in tecnologia ed edilizia (Crite); l’estensione dell’autorizzazione  regionale e dell’accreditamento anche alle strutture che erogano cure domiciliari; l’obbligo che le donazioni in sanità di beni mobili e attrezzature sia coerente con la programmazione sanitaria e non incidano sui consumi o comportino una innovazione nella pratica clinica. Sempre in materia di accreditamento, si prevede che le strutture socioassistenziali non in regola con la verifica dei requisiti richiesti siano sospese dell’autorizzazione ad operare, ma non chiuse. 

Il provvedimento ordinamentale, tra le altre cose, fissa il termine del 30 giugno per la relazione annuale della Giunta e di Azienda Zero sullo stato di attuazione di attuazione del piano sociosanitario e la gestione delle risorse, in connessione con i bisogni di salute della popolazione e interviene, in materia di ricerca sanitaria finalizzata, affidando alla Giunta (e non più al Coris, Consorzio per la ricerca sanitaria) l’emanazione del bando e l’assegnazione dei finanziamenti. Sempre in tema di sanità, l’ordinamentale abroga la legge sulla concessione gratuita dei farmaci di fascia C ai malati gravi non ospedalizzati, in quanto tutti i farmaci valutati indispensabili per la salute del paziente rientrano nei livelli essenziali di assistenza, e semplifica l’iter di approvazione dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Ptda).

Insieme alla legge l’aula ha approvato alcuni ordini del giorno: l’invito alla Giunta a sviluppare l’esame della riforma delle Ipab; la raccomandazione a dare piena attuazione ai Lea; l’avvio di un percorso diagnostico terapeutico per vulvodinìa e neuropatia del pudendo; la richiesta di garantire la tempestività della firma del direttore generale nel caso di trasferimento di salma; e, infine, la tutela del benessere animale evitando che cuccioli e adulti siano offerti come premi di vincita o omaggio premio.

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