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Lunedì 13 GIUGNO 2022
Polemiche su “medici senza spirito di sacrificio”. Tiberio (Omceo Udine): “Su di me notizie pretestuose e speculative in cerca di visibilità”

Tira dritto per la sua strada il presidente Gianluigi Tiberio, richiamando gli iscritti all’ordine che nelle ultime sedute hanno creato bagarre a un contegno del ruolo che ricoprono.“Tutto ciò che si è scritto su di me fino ad ora, e mi riferisco ai medici che rappresento, è solo che pretestuoso e bieco in un’ottica speculativa in cerca di sola visibilità populistica a spese della dignità dell’Ordine che rappresento, della sanità udinese e dell’intera sanità del FVG”.

“L’OMCeO di Udine respinge con sdegno i gratuiti e strumentali contenuti impiegati nella lettera al direttore indirizzata a Quotidiano Sanità. In primis vogliamo ancora una volta riconoscere, da parte del sottoscritto e dal direttivo, un grande merito ai giovani medici in termini di impegno, talento e professionalità. Riconoscenza, si badi bene, non circoscritta a questi due anni di pandemia, ma da sempre. Tutto ciò che si è scritto su di me fino ad ora, e mi riferisco ai medici che rappresento, è solo che pretestuoso e bieco in un’ottica speculativa in cerca di sola visibilità populistica a spese della dignità dell’Ordine che rappresento, della sanità udinese e dell’intera sanità del FVG”.

È quando afferma il presidente dell’Omceo di Udine, Gian Luigi Tiberio, al centro delle polemiche da alcune settimane dopo la pubblicazione di un’intervista al Gazzettino nella quale dichiara di riscontare scarso spirito di sacrificio nelle nuove generazioni di medici. Tiberio aveva già replicato alle accuse, evidenziano “la delicatezza dell’argomento e la sofferenza della Categoria tutta (…) non può essere descritta con delle battute virgolettate ricavate da un discorso lungo ed articolato”. Ma non è bastato a placare gli animi.

Tutto il direttivo e il presidente Tiberio condanna, dunque, “l’uso strumentale di cercare di non approvare un bilancio consuntivo” quale “quale mossa meschina per mettere in difficoltà questo stesso Ordine, come peraltro è stato fatto in più Ordini Italiani, attaccati da un mix di dissidenti no vax, sospesi per motivi disciplinari oppure, come nel nostro caso, anche da candidati perdenti alle scorse elezioni” 

A Bologna, ricorda il presidente Tiberio sono stati imbrattati le vetrine dell’Ordine dei medici con scritte intimidatorie, mentre ad Udine “per ben tre volte le forze di polizia sono dovute intervenire per garantire serenità, ai dipendenti dell’Ordine ed ai medici del Consiglio, riuniti per necessità istituzionali, a causa di un gruppo di persone agitate”.

Tutto quello che è successo ad Udine, vuole sottolineare il presidente Tiberio, non è successo negli altri tre Ordini in FVG, con cui nutrono un grande rapporto di amicizia e stima, ma vuole evidenziare come fino ad ora, ad Udine fino allo scorso appuntamento sull’approvazione di bilancio “sebbene aperto a tutti gli iscritti i votanti sono sempre stati relativamente pochi, dato che l’oggetto della discussione è sempre stato di un bilancio impeccabile, mentre in questa occasione si è votato in massa con il giochetto come abbiamo visto anche in altri siti ordinistici, di metterci in difficoltà”, incalza il presidente OMCeO di Udine. 

L’ultimo episodio su cui il presidente punta il dito è avvenuto una decina di giorni fa, con la necessità di far intervenire la polizia all’assemblea riconvocata per la riapprovazione del bilancio.  “È giusto che i cittadini sappiano – dice il presidente Tiberio – che si tratta di una cosa mai vista prima, caratterizzata da spintoni ed insulti, arrivando quasi alle mani, al punto che ci siamo chiesti se i presenti fossero tutti medici. Un centinaio di persone non rappresentano certo i 3900 iscritti, che sono una silenziosa, mite e schiacciante maggioranza. Mi auguro di non dover più assistere allo spettacolo indecoroso ed indegno offerto da colleghi che dovrebbero avere il contegno del ruolo che ricoprono e, come ho detto all’inizio, pretestuoso e bieco in un’ottica speculativa in cerca di sola visibilità a spese dell’Ordine che rappresento”. 

Il presidente Tiberio ha pensato, per la prossima assemblea per l’approvazione del bilancio consuntivo, di convocare la riunione in una sala decisamente più capiente considerato l’attuale mole dei presenti, ma soprattutto già in presenza delle forze dell’ordine, identificando sin da subito i partecipanti. L’augurio che si pone il direttivo e il presidente, per i prossimi anni è che la serenità ritorni ad Udine come in tutte le sedi ordinistiche italiane e che il confronto scientifico ed ideologico anche con queste minoranze dissidenti riprenda la strada maestra del dialogo nella tradizionale armonia deontologica che ha sempre distinto questa meravigliosa professione.

Endrius Salvalaggio

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