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Martedì 28 AGOSTO 2012
Guardia medica. Concorso a Milano per 300 posti. Ma si presentano solo in 99

Il caso sollevato da La Repubblica. Milillo (Fimmg): “È un campanello d’allarme”. E l’assessore Bresciani: “Bisogna rendere più attraente questa attività”. Si crea una situazione che rischia di rendere inagibile il servizio di guardia medica nella città di Milano.

Per la guardia medica a Milano e provincia servirebbero 300 medici. Ma le graduatorie, pubblicate il 22 agosto scorso, ne riportano solo 96, visto che tre dei 99 candidati non sono stati ammessi.

Una situazione che rischia di rendere inagibile il servizio di guardia medica nella città di Milano e che mette in luce le difficoltà della continuità Assistenziale (così si chiama oggi la guardia medica): sedi disagiate, retribuzione modesta, spesso situazioni di autentico rischio. Chi sceglie oggi di affrontare tutto questo lo fa soprattutto per ottenere punteggio utile per concorsi in altri ruoli della medicina territoriale e, non a caso, spesso si tratta di medici stranieri, da poco tempo in Italia. Nel caso della graduatoria di Milano, ad esempio, circa un quinto dei concorrenti proveniva dall’estero, ovvero da Russia, Moldavia, Romania e Marocco.

“Una situazione come questa – commenta il segretario della Fimmg Giacomo Milillo – dipende in parte da un generale calo di organico dei medici, ma in particolare da un calo delle ‘vocazioni’ che ora riguarda la continuità assistenziale, ma potrebbe riguardare domani anche la medicina generale. È un campanello d’allarme, che deve spingere a rendere più gratificante questo settore, non solo in termini economici ma anche in termini di crescita professionale”.

Una conclusione cui arriva inevitabilmente anche l’assessore alla sanità della Lombardia Luciano Bresciani, secondo il quale occorre riflettere per rendere “più attraente” per i medici il servizio di continuità assistenziale.
 

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