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Mercoledì 15 GIUGNO 2022
Medicina territoriale. Parente (Iv): “Necessarie più risorse, nel Pnrr ancora poche”

"E’ vero che è stato aumentato il fondo del Ssn ma ancora non basta. Dobbiamo trattare il nuovo piano di medicina territoriale come una sorta di piano industriale della sanità, e ogni piano industriale prevede un piano di formazione del personale. In pratica senza la sussidiarietà e l’integrazione tra pubblico e privato non si trovano le soluzioni. E, a questo proposito, è fondamentale affrontare subito il tema delle tariffe". Così la presidente della Commissione Sanità del Senato.

“La pandemia ci ha insegnato che dobbiamo proteggere i più fragili. La casa è il centro di cura degli anziani ma se non diamo una serie di servizi, a partire da quelli che svolgono le cooperative, la medicina domiciliare non può decollare. Bisogna perciò incrementare le risorse finanziarie e il personale”.

Lo ha detto la presidente della commissione Sanità del Senato, Annamaria Parente (Iv), intervenendo all’assemblea di Confcooperative Sanità, al Palazzo della Cooperazione, a Roma.

“Nel Pnrr è previsto il rafforzamento della medicina domiciliare ma i fondi a disposizione sono pochissimi – ha sottolineato -. In questa fase che ci separa dalla fine della legislatura ci dobbiamo attivare insieme al governo per cercare altre risorse e incrementare il personale. E’ vero che è stato aumentato il fondo del Servizio sanitario nazionale ma ancora non basta. Dobbiamo trattare il nuovo piano di medicina territoriale come una sorta di piano industriale della sanità, e ogni piano industriale prevede un piano di formazione del personale. In pratica senza la sussidiarietà e l’integrazione tra pubblico e privato non si trovano le soluzioni. E, a questo proposito, è fondamentale affrontare subito il tema delle tariffe. Bisogna rivederle per mettere tutte le strutture private accreditate nelle condizioni di sostenere i costi”.

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