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Lunedì 27 GIUGNO 2022
Ecmo. Da Fno Tsrm e Pstrp il Documento di consenso sulle competenze esclusive del Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare

La gestione dell’Extracorporeal membrane oxygenation è di esclusiva competenza del Tfcpc. Per disincentivare quindi ogni forma di abuso della professione sanitaria e sostenere la tutela delle sue competenze il documento chiarisce quindi il ruolo del Tfcpc e fornisce un quadro completo delle norme di riferimento, il profilo professionale, il codice deontologico

Un documento di posizionamento sulle competenze del Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare (Tfcpc) nella gestione dell’Extracorporeal membrane oxygenation (Ecmo).

A redigerlo la Fno Tsrm e Pstrp. In Italia, spiega una nota, la normativa vigente riconosce il Tfcpc come unico professionista sanitario, specificamente formato e competente per tutte le attività tecnico-assistenziali in ambito cardio-toraco-vascolare, dalla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione, in tutti i setting pubblici e privati in regime di dipendenza e di libera professione. Il suo percorso didattico e il suo curriculum formativo, dedicati all’ambito cardio-toraco-vascolare, caratterizzano e garantiscono le sue competenze, il suo approccio culturale e scientifico ai bisogni di salute delle persone e la sua missione nell’area clinica e tecnico-assistenziale.

Con il documento di posizionamento la Commissione di albo nazionale dei Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare e la Fno intendono quindi precisare la propria posizione in merito alla gestione della procedura denominata “Extracorporeal membrane oxygenation (Ecmo)”. La Commissione di albo nazionale dei Tfcpc denuncia infatti che sul territorio nazionale, in più realtà e in più forme, differenti esercenti le professioni sanitarie si occupano della procedura Ecmo la quale, essendo una forma di circolazione extracorporea, è di esclusiva competenza del Tfcpc. “Attraverso questo atto – sottolinea – si intende disincentivare ogni forma di abuso della professione sanitaria di Tfcpc e sostenere la tutela delle sue competenze, e connesse responsabilità, oltre che la tutela dell’appropriatezza della cura erogata e, in definitiva, la garanzia della salute dei cittadini secondo principi normativi e norme di sicurezza”.

Il documento chiarisce il ruolo del Tfcpc nell’ambito della gestione dell’Ecmo e fornisce un quadro completo delle norme di riferimento, il profilo professionale, il codice deontologico, oltre a evidenziare il percorso formativo universitario base e post base a conferma di una formazione e competenze esclusive.

“L’attività tecnico-assistenziale del Tfcpc nella gestione dell’Ecmo – commenta Salvatore Scali, Presidente della Commissione di albo nazionale Tfcpc – gioca un ruolo fondamentale che non è solo delimitata alla fase di impianto, ma che si caratterizza soprattutto nella sua continuità assistenziale nel monitoraggio dei parametri di perfusione, nella prevenzione ed eventuale gestione delle complicanze tipiche del supporto garantendo sicurezza, efficacia, qualità e appropriatezza delle cure. Laddove durante una procedura tecnico assistenziale di impianto Ecmo  il Tfcpc non fosse presente – conclude – il tutto potrebbe configurarsi oltre che in una violazione delle linee guida anche in un abuso della professione”.

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