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Martedì 05 LUGLIO 2022
Teleriabilitazione. Alla Fondazione Don Gnocchi oltre 44.500 trattamenti a distanza in due anni

Il servizio di teleriabilitazione in Fondazione don Gnocchi è nato nel 2020 in due centri (Milano e Roma) come risposta all’emergenza della pandemia per alcune categorie fragili e oggi conta oltre 44.500 trattamenti erogati in due anni, da 12 centri della Fondazione presenti in 5 Regioni italiane. “Un’opportunità terapeutica che arricchisce il modello di presa in carico globale del paziente”.

Partito in piena pandemia ad aprile 2020 con un progetto pilota presso due centri della Fondazione Don Gnocchi a Milano e Roma, oggi il servizio di teleriabilitazione è attivo in dodici centri presenti in cinque regioni italiane: Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Marche e Basilicata. Dal 2020 a oggi sono stati erogati oltre 44.500 trattamenti che hanno coinvolto 500 operatori: nel complesso 2.320 pazienti hanno seguito un programma personalizzato elaborato ad hoc dal team di professionisti coinvolti. L’obiettivo è quello di estendere il servizio su tutto il territorio nazionale, coprendo le 9 regioni in cui la Fondazione è presente con i suoi 27 centri di cura. A fare il punto su questo nuovo ambito di intervento è la Fondazione stessa in una nota.

Il servizio di riabilitazione a distanza (le prestazioni di teleriabilitazione, così come quelle tradizionali, sono erogate in regime di accreditamento con il Ssn) è stato inizialmente pensato e progettato per rispondere alle esigenze dei pazienti più fragili e maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria in corso, cioè dei pazienti della neuropsichiatria infantile, per i quali l’interruzione del trattamento riabilitativo può essere particolarmente dannosa. Nel tempo è però cresciuto e oggi il servizio è stato esteso anche per la riabilitazione motoria degli arti superiori e inferiori, per pazienti colpiti da ictus e infarti, e per la riabilitazione respiratoria. La persona in carico presso un centro Don Gnocchi può svolgere il suo percorso terapeutico da casa, scaricando dal proprio tablet le applicazioni offerte dal Centro, con il supporto a distanza del team riabilitativo che monitora e adatta progressivamente le attività alle capacità e ai risultati del paziente. Ogni seduta ha una durata media di circa 50 minuti e può essere effettuata in modalità individuale (paziente unico collegato con il terapista) o di gruppo.

“La teleriabilitazione – dichiara Monica Masolo, direttore processi e tecnologie informatiche di Fondazione Don Gnocchi – rappresenta un’opportunità terapeutica che abbiamo introdotto per arricchire il modello di presa in carico globale del paziente nel suo percorso socio-sanitario che tradizionalmente ci caratterizza, integrandolo dei benefici offerti da un sistema tecnologico altamente innovativo sviluppato ad hoc”. 

La teleriabilitazione è molto apprezzata dai pazienti assistiti presso i centri della Fondazione, come testimonia una recente indagine che ha registrato un indice di gradimento medio di 4,2 punti su 5. I vantaggi di questa modalità terapeutica sono molteplici, sia per i pazienti, sia per i caregiver: dall’agilità del servizio, considerato che si abbattono i tempi di attesa e di spostamento casa/ambulatorio e le sessioni sono praticabili in qualsiasi momento della giornata, alla tutela della salute dei fragili che in questo modo evitano il contatto con altre persone nelle sale d’attesa.

“La tecnologia – spiega Paola Gabaldi, direttore operativo area ricerca IRCCS di Fondazione Don Gnocchi – non ci aiuta soltanto ai fini della prestazione in sé per agevolare i nostri pazienti con difficoltà a muoversi e con altri vantaggi connessi, ma è una risorsa preziosissima per lo sviluppo delle attività di ricerca e per il progresso dei protocolli riabilitativi”.

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