quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 13 LUGLIO 2022
Al via all’Idi Irccs il servizio di assistenza domiciliare

Si chiama Idi Home il nuovo servizio di assistenza domiciliare attivo dal prossimo 18 luglio. L’obiettivo è offrire assistenza alle persone che necessitano di cure senza spostarsi da casa, supportando nel caso dei pazienti più anziani i familiari e mantenendo inalterata la qualità della cura

Partirà il prossimo 18 luglio, all’Irccs Istituto Dermopatico dell’Immacolata, il nuovo servizio di assistenza domiciliare, Idi Home. Rapidità nell’esecuzione della prestazione richiesta e qualità del servizio sanitario offerto saranno le peculiarità di questo servizio rivolto a tutti.

“Si tratta di un ulteriore passo verso l’apertura della struttura ospedaliera alla città e al territorio – dichiara Alessandro Zurzolo, Consigliere Delegato dell’IDI – che si inserisce in un processo di rinnovamento che da mesi interessa l’ospedale con un importante iter di modernizzazione tecnologica ed una sempre più articolata offerta nell’erogazione di nuove prestazioni sanitarie”.

L’Idi Ospedale fondato dai “Figli dell’Immacolata Concezione” nel 1857, ricorda una nota ha avuto da sempre come missione quella di prendersi cura delle persone più bisognose di cure, in particolar modo degli anziani e oggi IDI Home vuole essere sempre più vicino ai pazienti.

Nell’elenco delle prestazioni offerte in regime domiciliare: il prelievo ematico domiciliare, visite mediche specialistiche, accesso infermieristico per medicazioni ulcere, accesso infermieristico per somministrazione terapia farmacologica e presidi medici, consulenza psicologica, riabilitazione ortopedica, assistenza oncologica e terapia antalgica.

“Idi Home – sottolinea Nicola Samà, Responsabile del Servizionasce con l’intento di offrire assistenza alle persone che necessitano di cure senza spostarsi dalla propria abitazione, supportando, nel caso dei pazienti più anziani, i familiari e garantendo di conseguenza una migliore qualità di vita, mantenendo inalterata la qualità della cura”.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA