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Venerdì 16 SETTEMBRE 2022
Salute mentale. Coletto (Lega): “In primo piano nel programma della Lega”

“Il nostro programma punta alla realizzazione di un Piano sperimentale per la salute mentale 2022-2026, con percorsi di cura efficaci con un occhio attento alla gestione dei casi più gravi e invalidanti per i quali proponiamo anche nuovi modelli residenziali per la presa in carico di coloro che sono privi dell’assistenza familiare, o per i quali la permanenza in famiglia sia temporaneamente impossibile o contrastante con il progetto di cura”

“La salute mentale occupa un posto di primo piano nel programma di governo della Lega che tra i principali obiettivi per garantire il benessere dei cittadini, mette proprio il rafforzamento delle prestazioni sanitarie per tutte le persone che soffrono di disturbi mentali” - dichiara Luca Coletto (Lega per Salvini Premier), confermando l'impegno per la prossima legislatura. “Non dimentichiamo”, prosegue, “che la pandemia ha fatto aumentare in maniera forte i bisogni non solo dei pazienti, ma anche delle loro famiglie che si sono trovate a gestire in casa durante le varie ondate della pandemia, situazioni spesso molto pesanti. Ecco perché bisognerà investire ancora di più sui servizi socio-assistenziali e sull'assistenza sociosanitaria semiresidenziale e residenziale, nonché sul potenziamento dei servizi di diagnosi precoce e cura di queste patologie, con un aumento dei posti letto negli ospedali per i ricoveri volontari”. 

Coletto, dopo aver ricordato che spesso le patologie mentali vengono riconosciute e curate in ritardo con un notevole carico di cura per il nucleo familiare, ha ribadito l’impegno all’istituzione di un fondo per il sostegno psicologico delle famiglie nonché per la cura e la gestione del proprio familiare. “Il nostro programma”,– ha concluso,– “punta alla realizzazione di un Piano sperimentale per la salute mentale 2022-2026, con percorsi di cura efficaci con un occhio attento alla gestione dei casi più gravi e invalidanti per i quali proponiamo anche nuovi modelli residenziali per la presa in carico di coloro che sono privi dell’assistenza familiare, o per i quali la permanenza in famiglia sia temporaneamente impossibile o contrastante con il progetto di cura”. Concludendo Coletto ha evidenziato che grande attenzione è stata riservata anche per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità mentale che, laddove possibile, devono essere supportati nel loro processo di crescita personale e professionale per favorire una vita indipendente che va garantita a tutti.

 

 

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