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Lunedì 19 SETTEMBRE 2022
Le richieste degli studenti in medicina alla politica: “Prima di tutto ascoltateci”. Il problema del voto per i fuorisede
“Oltre 5 milioni di giovani fuorisede non potranno votare - denuncia il Segretariato Italiano Studenti in Medicina (Sism) - minando in questo modo la partecipazione democratica e impedendo di fatto l’esercizio di un diritto costituzionale”.
In occasione delle prossime elezioni politiche il Segretariato Italiano Studenti in Medicina (Sism) che rappresenta diverse migliaia di studenti di medicina provenienti da 38 atenei, ha avanzato una serie di osservazioni e proposte sul tema salute chiedendo che i partiti si interessino ed approfondiscano questi aspetti della società, con particolare interesse a:
- Salute mentale: “la pandemia - si legge in una nota - ha solamente peggiorato il problema della salvaguardia della salute mentale, con conseguente aumento del numero di diagnosi e difficoltà da parte della popolazione ad accedere a percorsi di prevenzione e cura adeguati”.
- Vaccinazioni: “in seguito alla pandemia e alla diffusione dei vaccini contro il SARS-CoV-2 - scrive il Sism - è aumentato il numero di persone che non hanno fiducia nelle vaccinazioni, con conseguenti ripercussioni sulla pandemia e sulle patologie ad oggi prevenibili tramite vaccinazione, incluse alcune infezioni sessualmente trasmissibili”.
- Antimicrobico resistenza: “nel tempo, un utilizzo poco appropriato degli antibiotici, come ad esempio per il trattamento improprio di infezioni virali - sottolineano - ha determinato l’instaurarsi di patogeni sempre più resistenti ai farmaci attualmente in commercio”.
- Diffusione di fake news in ambito sanitario: “i temi riguardanti la salute sono facilmente manipolabili - osservano gli stuedenti - e la carenza di una educazione scientifica di base porta la popolazione, soprattutto per chi utilizza come unico canale i social media, ad imbattersi spesso in dati falsi e poco chiari o verificabili”.
- Promozione della salute globale: “è un’area di studio, ricerca ed esercizio che dà la priorità al miglioramento della salute e al raggiungimento dell’equità in salute per tutta la popolazione. Attualmente - scrivono - l’approccio di salute globale è fortemente limitato, comportando un disparità di accesso alle cure e al benessere nella popolazione”.
- Relazione tra cambiamento climatico e salute: “per raggiungere l’obiettivo dell’equità di salute nella popolazione mondiale - rimarcano - è necessario adoperarsi per delle politiche che riducano al minimo l’impatto antropico sull’ambiente”.
- Equo accesso al sistema sanitario e alle cure nazionali per persone con cittadinanza italiana, rifugiate e migranti: “alcuni gruppi di persone sono tutt’ora ancora fortemente discriminate in base a religione, cittadinanza, orientamento politico, di genere, sessuale e romantico. Un equo accesso al sistema sanitario nazionale e alle cure essenziali determina un miglioramento delle condizioni generali di salute e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi in materia di salute globale”, scrive ancora il Sism.
- Partecipazione attiva dei giovani ai processi decisionali: “attualmente i giovani - osservano - non sono totalmente inclusi nei processi decisionali. Una revisione di questi è da promuovere per apportare un cambiamento concreto nella società che passi attraverso l’empowerment dei più giovani”.
- Miglioramento del percorso di accesso a Medicina e Chirurgia : “crediamo che sia necessario avere una programmazione in entrata nel percorso di formazione del personale sanitario basata sull’effettiva stima del fabbisogno del nostro Sistema Sanitario negli anni a venire. Un accesso indiscriminato al percorso formativo in medicina - sottolineano - porterebbe esclusivamente ad un impoverimento della qualità della formazione derivante dalla ipersaturazione delle capacità delle Università e non apporterebbe alcun beneficio al nostro Sistema Sanitario Nazionale che richiede sempre un numero finito di professionisti della salute”.
- Miglioramento e ricerca della qualità della formazione in ambito medico e sanitario: “le modalità di insegnamento e verifica dell’apprendimento - aggiungono - non sono aggiornate agli attuali bisogni della popolazione e il sistema mostra scarso interesse ad adattarsi a questi bisogni”.
- Garantire il diritto di voto per fuorisede: “oltre 5 milioni di giovani fuorisede non potranno votare - denunciano - minando in questo modo la partecipazione democratica e impedendo di fatto l’esercizio di un diritto costituzionale”.
“L’esercizio del voto – concludono - è un diritto e un dovere civico: è compito di ogni individuo, e soprattutto di noi giovani, dedicare un attimo del proprio tempo per andare a votare, al fine di far valere i propri punti di vista, le proprie idee, i propri ideali e contribuire alla costruzione di un futuro migliore”.
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