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Lunedì 19 SETTEMBRE 2022
Bologna. Gestione antibiotici, firmato accordo Istituzioni-Ordini. Nasce la struttura complessa “Stewardship Antimicrobica”

Un patto per “migliorare e rinforzare gli elementi di conoscenza legati ad una prescrizione inappropriata degli antibiotici”, auspicando la massima collaborazione da parte della popolazione, che, sensibilizzata ed informata, sarà maggiormente disponibile ad attenersi alle raccomandazioni ricevute dai professionisti stessi. L’accordo sottoscritto a Bologna da Comune, Asl, Metropolitana, Regione, Università e Ordini.

È stato firmato sabato scorso a Bologna un patto per “migliorare e rinforzare gli elementi di conoscenza legati ad una prescrizione inappropriata degli antibiotici”, auspicando la massima collaborazione da parte della popolazione, che, sensibilizzata ed informata, sarà maggiormente disponibile ad attenersi alle raccomandazioni ricevute dai professionisti stessi.

L’accordo è stato sottoscritto dal Comune di Bologna, dai direttori generali delle Aziende sanitarie bolognesi, dal presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria Metropolitana, dall’assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna, dal rettore dell’Università di Bologna, e dai presidenti degli Ordini professionali sanitari provinciali (medici, veterinari, farmacisti, professioni infermieristiche, ostetriche e sanitarie).

Per la prima volta in Italia, a Bologna è nata quindi la struttura complessa dedicata alla ‘Stewardship Antimicrobica’, istituita nell’ambito del Dipartimento interaziendale di gestione integrata del rischio infettivo, d'intesa con le Aziende sanitarie dell’Area Metropolitana e l’Alma Mater Studiorum. Guidata da Fabio Tumietto, infettivologo dell’Ausl di Bologna, ha lo scopo di promuovere l'uso appropriato degli antibiotici - a partire dalla scelta del farmaco, del dosaggio, della via e della durata della somministrazione – nonché di controllare e mettere in campo azioni coordinate e condivise sia in ospedale che sul territorio, per ridurre al minimo le infezioni correlate all’assistenza.

Solamente in Italia, ogni anno sono 11mila i morti da infezioni resistenti agli antibiotici, senza dimenticare che il 70% degli antimicrobici è impiegato in ambito non umano, ma animale e zootecnico.

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