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Lunedì 10 SETTEMBRE 2012
Fisioterapisti. Spif: “Abusivi due professionisti su tre”

Parte una nuova iniziativa contro l’abusivismo professionale in fisioterapia. A lanciare la nuova campagna è il Sindacato dei Fisioterapisti Italiani, che lancia l’allarme sull’ampia diffusione di falsi fisioterapisti, addirittura più numerosi di quelli veri.

“Sei sicuro che sia un fisioterapista? Accertati che la tua salute sia in buone mani”. È questo lo slogan che campeggia sui poster che il Spif (Sindacato Professionale Italiano Fisioterapisti) ha realizzato per la nuova campagna contro l’abusivismo professionale. “Su tre fisioterapisti uno è vero gli altri due sono falsi”, avverte il Spif.

E perché la campagna sia efficace, lo Spif lancia un appello ai fisioterapisti affinché si rendano partecipi a diffondere l’informazione e a sensibilizzare l’opinione pubblica, in ogni sede di lavoro e in particolare dove gli utenti possano prenderne atto. “È assolutamente indispensabile – afferma Antonio Cartisanom, presidente Spif - partire dal mondo del lavoro o dal posto dove si esercita la nostra professione, ovvero laddove vogliamo sostenere al meglio la difesa della stessa da qualsiasi abusivismo e/o sopraffazione che si perpetua a scapito della categoria e dei cittadini che afferiscono alle nostre cure”.

“La difesa e la tutela della nostra professionalità di Laureati in Fisioterapia sul posto di lavoro è doverosa verso i cittadini che afferiscono alle nostre cure e a garanzia dei servizi che offrono cure fisioterapiche di qualità nelle loro sedi pubbliche e/o convenzionate. E’ inscindibile per questo, l'opera sindacale/professionale svolta dallo Spif sul territorio nazionale”, prosegue il presidente. “Il corretto impiego di una professione responsabile ed intellettuale come quella del Laureato in Fisioterapia per gli impegni assunti verso i soggetti che afferiscono alle sue cure, non può essere compromesso per alcun fine e in alcun modo o da chicchessia, come previsto dalla stessa Costituzione Italiana in difesa della salute dei cittadini”.
 
Lo Spief, quindi, così come altre organizzazioni associative, è in prima linea nella lotta contro l’abusivismo della professione, “a tutela della salute dei cittadini, a difesa dei loro diritto a cure tempestive, efficaci, specifiche e appropriate”.

 

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