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Martedì 04 OTTOBRE 2022
La Sirm a congresso sul futuro della radiologia

Giunto alla sua 50esima edizione, il Congresso SIRM fa un ulteriore balzo nel futuro, presentando le ultime novità tecnologiche e le evoluzioni della disciplina, che consentono ormai di passare dalla diagnosi alla terapia con maggiore precisione e competenza

Al via, a Roma, il più importante appuntamento congressuale della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (Sirm), realtà medico scientifica accreditata presso il Ministero della Salute. Una delle più antiche, più rappresentative e consolidate Società medico Scientifiche, con i suoi 109 anni di esistenza, e anche una delle più numerose, che raccoglie 12.000 medici specialisti in diagnostica per immagini, operanti su tutto il territorio nazionale, e che costituisce la sola Società rappresentativa di una realtà così decisiva sia per gli aspetti sanitari sia per quelli di macroeconomia, come la Diagnostica per Immagini e la Radiologia Interventistica.

È senz’altro ampiamente assodato il ruolo chiave della Diagnostica per Immagini, e del Medico Radiologo, abituato a far fronte da sempre ad evoluzioni tecnologiche tumultuose e rapide, nella filiera diagnostico terapeutica. Oggi in Medicina sarebbe impensabile assumere decisioni cliniche terapeutiche senza il supporto dello specialista Radiologo e della tecnologia che questi utilizza.

Al tradizionale ruolo diagnostico la Radiologia Medica affianca oggi la sempre più affermata vocazione interventistica, con l’ambizione e l’obiettivo di ridurre, come avviene peraltro anche nella chirurgia tradizionale, l’invasività delle procedure terapeutiche, con un grande impatto sul benessere dei pazienti, ma anche sulla salute delle casse pubbliche, riducendo degenze, complicanze, costi, e permettendo interventi salvavita e terapie mediche mirate al target.

Giunto alla sua 50esima edizione, il Congresso SIRM fa un ulteriore balzo nel futuro, presentando le ultime novità tecnologiche e le evoluzioni della disciplina, che consentono ormai di passare dalla diagnosi alla terapia con maggiore precisione e competenza.

“Nel presente il futuro” è, infatti, lo slogan dell’evento 2022, che intende valorizzare i progressi della Medicina in Radiologia in una sede futuristica come il centro congressuale “La Nuvola”, progettato dall’architetto visionario Massimiliano Fuksas. Il connubio tra futuro e passato si esprime bene in una città storica come Roma, altra sede della società oltre a Milano.

Sono attesi oltre 6 mila partecipanti: non solo Medici Radiologi ma anche numerosi Clinici di altre discipline, perché da sempre la Radiologia è strettamente interconnessa con le altre branche della medicina e decisiva nella determinazione della diagnosi e del percorso di cura del paziente. Accanto a esponenti scientifici saranno presenti anche manager sanitari pubblici e privati, rappresentanti delle istituzioni, esperti dell’information technology e partner dell’industria nella diagnostica per immagini, che presenteranno le loro ultime innovazioni in campo medico-tecnologico.

La pandemia ha visto il mondo della diagnostica per immagini in prima fila nella battaglia contro il virus, e, come capita sempre in ogni situazione d’emergenza, ha contribuito, forzando la mano alla normale evoluzione, allo sviluppo di nuovi modelli diagnostici ma anche organizzativi. E ha posto la Radiologia di fronte ad una delle evoluzioni più sfidanti della tecnologia, l’Intelligenza Artificiale, non casualmente uno dei temi chiave del congresso.

Non sempre viene perfettamente o approfonditamente percepito il ruolo clinico della tecnologia e, se questo riguardava fino a poco tempo fa la sola Radiologia, oggi l’illusione di potere sostituire l’intelligenza umana, e la sua capacità inferenziale, con quella artificiale invade lentamente anche le altre branche, immaginando si possano configurare nel futuro prossimo apparecchiature fantascientifiche, sogno di pazienti e amministratori, nelle quali si infila il malato per ricavarne diagnosi e terapia.

E spesso questa fantasia nasconde il vero obiettivo di operare per la riduzione della spesa, determinando però rischio importante di danno per i pazienti, dovuto anche all’allontanamento del rapporto fra medico e paziente, insostituibile elemento della cura, ma anche della diagnosi.

Il ruolo di una grande società scientifica è proprio quello di saper mediare le diffidenze di un mondo obsoleto con le innovazioni che aumentano qualità delle cure e sicurezza dei pazienti, senza trascurare, anzi promuovendo costantemente, l’intervento e la formazione degli “umani” addetti alla Salute della popolazione anche nell’uso e nello sfruttamento delle tecnologie. Per questo motivo, e a maggior ragione, oggi al Medico Radiologo sono richieste competenze di alto livello nella clinica medica; si può tranquillamente dire che la Radiologia è una delle poche specialità internistiche a tutto tondo, ovverosia quelle che non possono fare a meno di competenze ad ampio raggio, olistiche.

E tuttavia questa disciplina presenta al suo interno punte di superspecializzazione avanzatissime.

Questo è il servizio che una società scientifica aggiornata e moderna fornisce ai suoi iscritti, ma anche alle istituzioni, come ormai prescrivono le norme, in stretto rapporto con il SSN e con l’Accademia.

Abbiamo ormai già raggiunto in tutto il mondo una richiesta pletorica di esami che non servono a prendere decisioni utili ai pazienti, e crediamo che uno dei ruoli significativi che l’Intelligenza Artificiale può rivestire possa risiedere anche nella “collaborazione” alla gestione di percorsi diagnostici multidisciplinari corretti, che permettano, oltre che di rendere costantemente aggiornati e agganciati alle migliori evidenze scientifiche gli interventi sanitari, anche di rendere fluido ed essenziale nello stesso tempo il tragitto delle persone attraverso la Medicina, quando si rende necessario percorrere questo cammino, così tanto spesso doloroso. Evitando così il notissimo fenomeno delle attese, incompatibili con una civile società moderna.

Con il suo 50° congresso la Società si mette a disposizione, dei colleghi, delle istituzioni, delle altre discipline e della Salute, affinché sia sempre più garantito un elevato standard di assistenza, da livellare verso l’alto, dove deve risiedere l’eccellenza, che, parafrasando il premio Nobel Prof. Parisi, deve essere ubiquitaria e non elitaria.

Vittorio Miele
Presidente Sirm

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