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Venerdì 07 OTTOBRE 2022
A che punto siamo con il Pnrr? Le risposte del Governo Draghi nella sua ultima relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del piano

Nel rapporto trasmesso al Parlamento si fa il punto sulle tappe di attuazione degli obiettivi previsti dal Piano. Uno dei primi nodi che si troverà ad affrontare il nuovo governo Meloni. Le tematiche riguardanti la sanità sono presenti in diversi a punti, a cominciare dalla riforma della sanità territoriale. Citata anche la riforma degli Irccs recentemente approvati da entrambi i rami del Parlamento. Non mancano i progetti per l'ammodernamento tecnologico. LA RELAZIONE

È stata pubblicata la relazione al Parlamento sullo stati di attuazione del Pnrr. Sarà infatti questa una delle principali urgenze che si troverà ad affrontare il nuovo Governo per garantire il rispetto dei tempi e quindi la garanzia dei finanziamenti previsti. 

Nel documento il tema sanità viene affrontato in diversi a punti, a cominciare dalla riforma della sanità territoriale. Qui si spiega come, nel corso del primo semestre del 2022, siano stati adottati gli strumenti che definiscono i requisiti per la nuova assistenza territoriale, cioè la riorganizzazione della medicina territoriale in Case della comunità, Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali.

"La nuova medicina territoriale - si legge nel rapporto - mira a mettere a sistema il contributo di diverse figure professionali (quali, ad esempio, medici di medicina generale, infermieri, pediatri, psicologi, assistenti sociali) che, tramite un lavoro di équipe, possano garantire una presa in carico continuativa, integrata e multidimensionale dei pazienti, anche grazie al processo di digitalizzazione dei servizi sanitari7. Il nuovo quadro normativo – la cui definizione vede coinvolti il Ministero della salute, con Agenas e le Regioni – identifica gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi in tutte le regioni e consentirà di aumentare la copertura dei fabbisogni anche nelle aree più remote e meno urbanizzate. A tal proposito si ricorda che la legge di bilancio per il 2022 prevede uno stanziamento incrementale di risorse a partire dal 2022 per il personale dipendente e convenzionato che raggiungerà l’importo di 1,015 miliardi euro annui a decorrere dall’anno 2026. Associato al nuovo modello territoriale è anche il nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato One Health (M6C1-1)".

A questo intervento di riforma, sono associati cinque traguardi riferiti agli investimenti connessi con la nuova medicina territoriale. In particolare, il Ministero della salute ha sottoscritto i Contratti istituzionali di sviluppo con le Regioni e le Province autonome relativi alle Case della comunità (M6C1-2), agli Ospedali di comunità (M6C1-10) e all’assistenza domiciliare (M6C1-5); ha inoltre approvato le linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione dell'assistenza domiciliare (M6C1-4) e il contratto istituzionale di sviluppo per l’ammodernamento del parco tecnologico e ospedaliero (M6C2-5).

Si spiega poi come siano state inoltre poste le basi per la definizione del "nuovo sistema di assistenza sanitaria a livello territoriale, anche alla luce dell’esperienza maturata nel contrasto al Covid sono stati definiti i contenuti essenziali della riforma del settore dei contratti pubblici – che rappresenta poco meno del 10 per cento del Prodotto interno lordo – e sono stati assegnati importanti progetti nel campo della ricerca, in un contesto volto a promuovere e a rafforzare le interazioni tra università, enti di ricerca e sistema produttivo£.

Nel rapporto si ricorda come alle Regioni e alle Province autonome sia stato affidato un ruolo essenziale nell’attuazione del Pnrr: per un verso, gli enti regionali assumono specifiche responsabilità in ordine all’attuazione un numero rilevante di investimenti, ad esempio nell’ambito della Missione 6 “Salute”, per altro verso partecipano, in relazione alle proprie competenze costituzionalmente riconosciute, al procedimento di adozione di atti necessari per le riforme e gli investimenti attraverso il coinvolgimento della Conferenza Stato Regioni e della Conferenza unificata.

Particolare rilievo assume, poi, l’individuazione e l’attuazione da parte delle Regioni dei cosiddetti “progetti bandiera”, interventi di particolare rilevanza strategica per lo sviluppo e le esigenze territoriali delle Regioni e delle Province Autonome da realizzare in coerenza con le linee del Pnrr.

L'iniziativa in ordine alla individuazione dei “progetti bandiera” spetta a ciascuna Regione e Provincia autonoma, che trasmette la propria proposta progettuale al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, che presta il suo supporto all’elaborazione dei progetti, coordinando le iniziative regionali con le Amministrazioni titolari di interventi attraverso il Nucleo Pnrr Stato-Regioni.

Il processo formale di definizione delle modalità di gestione dei “Progetti bandiera” è stato avviato con la sottoscrizione, il 20 aprile 2022, di un Protocollo di carattere generale tra il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e tutti i Ministri titolari di interventi del Pnrr, che ha fatto seguito ai due protocolli di carattere settoriale stipulati rispettivamente con il Ministro della salute, in data 29 marzo 2022, e con il Ministro della transizione ecologica, in data 13 aprile 2022. Il Protocollo sottoscritto con il Ministro della Salute ha la finalità di promuovere una collaborazione sistemica per la realizzazione dei “progetti bandiera” per la realizzazione degli interventi in materia di salute che hanno una ricaduta sul territorio, con riferimento particolare alla creazione del primo “Centro Nazionale di medicina computazionale” nel parco dell’Erzelli, proposto dalla Regione Liguria.

Nell’ambito di questa cornice, sono stati siglati protocolli con 13 Regioni e Province autonome. In particolare, per la sanità, "un protocollo con la Regione Liguria, Ministro della salute, Ministro dell’Università e della ricerca e Ministro per gli affari regionali e le autonomie per la realizzazione del “progetto bandiera” relativo al “Centro di Medicina computazionale e tecnologica” da realizzare a Genova".

Per la ricerca in campo sanitario, nel documento è prevista l’entrata in vigore del decreto legislativo relativo al riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). La riforma deve riorganizzare la rete degli Irccs "per migliorare la qualità e l'eccellenza del Servizio sanitario nazionale, potenziando il rapporto tra salute e ricerca e riesaminando il regime giuridico degli Irccs e delle politiche di ricerca di competenza del Ministero della salute (M6C2-1). La legge delega in è stata approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica il 27 luglio 2022 - si ricorda nel documento -. Il relativo decreto attuativo è stato approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 28 settembre 2022. Sullo schema dovranno essere acquisiti l’intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e i pareri delle competenti Commissioni parlamentari".

Infine, in ambito sanitario, è prevista l’aggiudicazione degli appalti pubblici per gli investimenti di ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero (M6C2-7). Previa intesa in Conferenza Stato-Regioni, il 5 aprile 2022 è stato adottato dal Ministero della salute il decreto che approva lo schema di Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) e lo schema di Piano operativo con annesse schede di intervento. Entro la fine del 2022, si prevede la pubblicazione delle Procedure di gara e degli Accordi quadro Consip e la conclusione dei relativi contratti. I contratti devono prevedere l’acquisto di centri di elaborazione di dati necessari per realizzare l’informatizzazione della struttura ospedaliera e tecnologie hardware, software, elettromedicali e ausiliari per realizzare l’informatizzazione dei reparti ospedalieri.

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