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Mercoledì 19 OTTOBRE 2022
Medici di famiglia. Smi: “Basta con i carichi burocratici”

Il sindacato commenta il fatto "che l’INPS, attraverso una circolare, in merito alle procedure per l'invalidità  chieda ai medici di accogliere  l’eventuale richiesta dei cittadini d’inoltrare i referti  scansionandoli, unitamente al fatto che sempre da questo mese i medici, su richiesta dei pazienti,  possono  segnalare, attraverso un  format del Ministero della Salute,  ai fabbricanti di medical device guasti collegati  ad incidenti verificatisi durante l’uso".

“Continuano le grandi difficoltà in Italia per i medici di medicina generale a  causa di un inappropriato peso  della burocrazia.  Due nuove mansioni per i medici di famiglia non previste nell’Accordo Collettivo Nazionale. Basta con il carico opprimente della burocrazia!” così Gian Massimo Gioria, Responsabile Nazionale Area Medicina Convenzionata dello SMI,  commenta il fatto che l’INPS, attraverso una circolare, in merito alle procedure per l'invalidità  chieda ai medici di accogliere  l’eventuale richiesta dei cittadini d’inoltrare i referti  scansionandoli, unitamente al fatto che sempre da questo mese i medici, su richiesta dei pazienti,  possono  segnalare, attraverso un  format del Ministero della Salute,  ai fabbricanti di medical device guasti collegati  ad incidenti verificatisi durante l’uso.

"Dalla circolare dell’INPS si evince la possibilità, e non l’obbligo, da parte sia dei medici certificatori sia degli operatori dei patronati, di caricare telematicamente la documentazione sanitaria relativa a quanto attestato nel certificato di invalidità. Questa possibilità è già operativa per i pazienti, che potranno continuare a caricare in autonomia la documentazione così come esibirla in formato cartaceo alla visita medico legale. Trattandosi quindi di una opportunità, non ravvisiamo alcun obbligo amministrativo per i medici che inviteranno i pazienti ad agire autonomamente".

“Occorre liberare da subito, i medici di famiglia dalla gestione degli aspetti amministrativi e burocratici impropri, in modo che si possano dedicare esclusivamente all’assistenza dei pazienti ammalati. Non stupisce il fatto che nessuno voglia fare più il medico di famiglia e chi può lascia o se ne va in altri paesi, dove è ancora possibile esercitare senza vessazioni burocratiche questa professione. Abbiamo firmato un accordo collettivo nazionale e per questo che circolari adottate unilateralmente non saranno recepite dai medici!” conclude.

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