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Mercoledì 19 OTTOBRE 2022
Spesa farmaceutica 2022. Iqvia: “Acquisti diretti a circa 12 miliardi (+ 6%). Convenzionata tra 8,0 e 8,1 miliardi (+1,5%)”

Il superamento del tetto di spesa per gli acquisti diretti stimato sarà tra 2,4 e 2,5 miliardi di euro (circa il 18% in più rispetto al 2021). L'impatto sui bilanci delle aziende farmaceutiche dovrebbe oscillare tra 1,2 e 1,25 miliardi di euro perché saranno chiamate a ripianare metà di tale disavanzo con il sistema del payback.

In base ai consumi attuali e alle stime di chiusura dell’anno rilevati da IQVIA, la spesa farmaceutica per acquisti diretti da parte di Asl e Ospedali nel 2022 oltrepasserà nuovamente il tetto programmato per legge.

Secondo i calcoli di IQVIA, il disavanzo della spesa per acquisti diretti di farmaci sarà tra 2,4 e 2,5 miliardi di euro. Di questi la metà, cioè 1,2 – 1,25 miliardi, dovrà essere ripianata dalle aziende farmaceutiche.

Infatti, ricorda IQVIA, le aziende farmaceutiche devono ripianare, con il sistema del payback, la metà del disavanzo per farmaci del SSN. La restante parte è pagata dalle singole Regioni in base al loro superamento del budget assegnato. 

Il tetto di spesa per l’acquisto diretto di farmaci, anche se ancora provvisorio, secondo il provider di analisi e ricerca del mercato farmaceutico, dovrebbe essere intorno a 9,6 miliardi di euro, ossia il 7,8% del Fondo sanitario nazionale (FSN). Tuttavia, si prevede che la spesa per acquisti diretti sarà intorno a 12 miliardi di euro (in aumento di circa il 6% rispetto al 2021).

Lo sfondamento aumenterà quindi di circa il 18% rispetto al 2021, nonostante l’aumento di 2 miliardi del FSN e l’incremento della percentuale del FSN dedicato alla spesa farmaceutica per acquisti diretti che è passato da 7,65% a 7,8% (al netto dei gas medicinali).  Entrambe queste misure sono state deliberate dalla Legge di Bilancio 2021.

Sono esclusi da questo computo i farmaci innovativi e innovativi oncologici che, da quest’anno, rientrano in un unico fondo separato da 1,1 miliardi di euro. In questo caso, IQVIA prevede un aumento di spesa sia per quanto riguarda i farmaci innovativi sia per i farmaci innovativi oncologici, ma poiché i due fondi sono ora uniti, non si prevede alcuno sforamento. Inoltre, il fondo unico gode di un aumento di 100 milioni di euro (da 500+500 milioni a 1,1 miliardi).

La spesa convenzionata (ricetta rossa) è prevista in crescita di circa 1,5% rispetto al 2021 arrivando tra gli 8,0 e gli 8,1 miliardi di euro.

“L’esigenza di garantire la sostenibilità economica del servizio sanitario nazionale - ha detto  Sergio Liberatore, amministratore delegato di IQVIA Italia - ha portato all’attuazione di interventi che penalizzano l’industria farmaceutica. Se vogliamo una sanità all’avanguardia bisogna superare questi meccanismi che rischiano di penalizzare la qualità della sanità in Italia e danneggiare un comparto riconosciuto come il primo per investimenti in innovazione scientifica. Bisogna, innanzi tutto, superare il meccanismo dei tetti di spesa, visto che si sa in partenza che verranno sfondati per oltre due miliardi di euro e che, purtroppo, l’industria farmaceutica sarà chiamata a ripianare questo disavanzo. E’ importante che questo tema torni a essere una priorità della politica”.

 

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