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Venerdì 14 SETTEMBRE 2012
Ritardo dei pagamenti. Assobiomedica: “Situazione in sanità ancora critica”

“Lo scoperto delle nostre aziende è stabile oltre i 5 miliardi con oltre 300 giorni di ritardo”. A sottolinearlo è il presidente Rimondi, rivolto al ministro dello Sviluppo Passera secondo cui gli strumenti per avviare a soluzione il problema del pregresso sarebbero “già funzionanti”.

“Le imprese associate ad Assobiomedica non si sono accorte che sui crediti delle imprese sarebbero state mantenute le promesse fatte. Sostanzialmente per la Sanità non è cambiato nulla”. Così il presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, replica alle dichiarazioni rilasciate ieri dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, secondo il quale con il previsto recepimento entro l’anno della direttiva Ue sui pagamenti della PA e con quanto è stato fatto per smaltire i debiti arretrati delle stesse amministrazioni, “l’impegno con l’Europa sarà rispettato in anticipo e gli strumenti per avviare a soluzione il problema del pregresso sarebbero già funzionanti”.

La realtà non sarebbe questa, secondo Rimondi. “Anche sugli effetti della nuova direttiva europea occorre essere realisti – spiega il presidente dei Assobiomedica– perché norme nazionali e di Bruxelles già sono in vigore da anni, e rispetto alle nuove sono persino meno severe per i debitori, con i risultati però che sono sotto gli occhi: a luglio scorso i tempi di pagamento medi nazionali per le imprese di Assobiomedica erano superiori a 300 giorni e lo scoperto delle medesime verso gli enti sanitari era alla stessa data pari a oltre 5 miliardi di euro, sostanzialmente uguale a quello esistente alla fine dell’anno scorso.”
 

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