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Lunedì 07 NOVEMBRE 2022
Botta e risposta tra Gemmato e Palese al Caduceo d’Oro. La stoccata a Emiliano: “Io faccio il sottosegretario, lui fa il simpaticone”

Emiliano aveva chiesto a Gemmato di “dimettersi per la sua inadeguatezza” dopo che il neo-sottosegretario alla Salute aveva dichiarato che avrebbe fatto ricorso contro il regolamento pugliese che prevede che sia obbligatorio il vaccino Covid al pari di quello influenzale. L’assessore Palese: “È comunque evidente che queste persone non potranno stare a contatto con i pazienti fragili, oncologici e immunodepressi”.

“Emiliano è un simpaticone. Io faccio il sottosegretario alla Sanità, lui fa la persona simpatica. Ricordo che parliamo di dieci persone. Parlando di loro Emiliano sposta l’attenzione da un problema reale che lui ha, un problema politico all’interno del Pd, nascondendo tutta una serie di criticità che riguardano la sanità pubblica. Divertendosi a parlare da simpaticone di queste dieci persone, il governatore sposta l’attenzione dai reali problemi che affliggono la sanità pugliese”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, a margine del Caduceo d’oro 2022 svoltosi il 5 novembre a Bari, rispondendo alle domande sulla polemica tra lui e il governatore pugliese legata al reintegro del personale sanitario no vax.

“La sanita' pugliese soffre di diverse patologie – prosegue Gemmato -. Sono stati razionalizzati e chiusi diversi ospedali, ma non si è attrezzato il territorio. Le chiusure sono avvenute non seguendo una linea univoca, ma per fare un favore al politico di turno. Nel Nord barese, un territorio con più di 200mila abitanti, oggi non esiste un ospedale di primo livello”.

Gemmato spiega che “registriamo anche una carenza del territorio, ricordiamo le lamentale dei malati di Covid che non rischiavano a interfacciarsi con la sanità territoriale, le Usca che sono state attrezzate tardivamente e in misura esigua. Gli operatori sanitari che non hanno avuto adeguata dotazione strutturale per gestire la pandemia”. Gemmato conclude il suo intervento ricordando la questione dell’ospedale Covid realizzato nella Fiera del Levante di Bari: “Un grande spreco, un’opera che partiva da sette milioni di euro e ne è costati 25 e che oggi è chiusa, per attrezzare forse una dozzina di posti in terapia intensiva”.

L’assessore Palese: i pazienti chiedano se il sanitario è vaccinato
Allo stesso evento del Caduceo d’Oro l’assessore alla Sanità della Regione Puglia Rocco Palese ha però rimarcato:Faccio un appello ai pazienti:quando vengono a contatto con un medico si accertino che siavaccinato”.

“La Puglia già del 2018 aveva varato una legge regionale con la quale individuava una serie di vaccinazioni obbligatorie per gli operatori sanitari. Questa legge è stata osservata dalla Corte costituzionale, che l’ha resa legittima - prosegue Palese -. C’è poi stata l’estensione alle vaccinazioni contro il Covid. Adesso la norma nazionale, che non condivido né come medico né come assessore, dice che gli operatori sanitari non immunizzati non possono più essere sospesi dagli ordini professionali”.

“Ogni direttore generale – ha spiegato ancora Palese – riceverà questa comunicazione e affiderà l’operatore sanitario in questione al medico competente, che poi si assumerà la responsabilità della sua assegnazione in servizio. È evidente che queste persone non potranno stare a contatto con i pazienti fragili, oncologici e immunodepressi”.

Palese specifica che “dal punto di vista etico è grave che un medico contesti la scienza e la vaccinazione. La legge nazionale è sbagliata. La posizione più equilibrata in questo momento - conclude – è quella espressa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiesto prudenza, evitando il grosso errore di abolire l’obbligo dell'uso delle mascherine negli ospedali e delle strutture sanitarie”.

Lorenzo Proia

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