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Mercoledì 30 NOVEMBRE 2022
Emergenze sanitarie. Commisione UE pubblica il primo rapporto sulla “preparedness” a livello europeo. Ecco a che punto siamo

La relazione si basa sugli insegnamenti tratti nel corso della pandemia e sui lavori intrapresi per rafforzare la preparazione e la risposta. Individua inoltre le nuove sfide con cui dovranno misurarsi le autorità sanitarie pubbliche e delinea i provvedimenti concreti che la Commissione adotterà per affrontare direttamente tali sfide. La Commissione investirà inoltre fino a 80 milioni di € in progetti relativi a "vaccini 2.0 contro la COVID-19" per promuovere vaccini di prossima generazione, allo scopo di trovare tecnologie promettenti da utilizzare anche per altre malattie. LA RELAZIONE.

La Commissione UE ha pubblicato oggi la sua prima relazione sullo stato della preparazione sanitaria. La relazione sottolinea i progressi compiuti in materia di preparazione e risposta dall'inizio della pandemia di COVID-19, concentrandosi in particolare sulle contromisure mediche.

La relazione si basa sugli insegnamenti tratti nel corso della pandemia e sui lavori intrapresi per rafforzare la preparazione e la risposta. Individua inoltre le nuove sfide con cui dovranno misurarsi le autorità sanitarie pubbliche e delinea i provvedimenti concreti che la Commissione adotterà per affrontare direttamente tali sfide.

Grandi risultati sono già stati conseguiti. Con la creazione dell'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), la Commissione, si legge in una nota, ha compiuto passi importanti in tutti gli ambiti della preparazione sanitaria, tra cui l'individuazione, la prevenzione, la ricerca, la cooperazione internazionale, la risposta, gli investimenti e la lotta contro la disinformazione.

Resta tuttavia ancora molto da fare. Sulla base delle tre minacce prioritarie per la salute individuate nel luglio 2022 (agenti patogeni con elevato potenziale pandemico, minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari e minacce derivanti dalla resistenza antimicrobica), la relazione delinea le azioni chiave per migliorare ulteriormente la preparazione dell'UE nel prossimo anno.

Prossime tappe
Le prossime tappe per migliorare la preparazione nell'ambito delle contromisure mediche si concentrano su quattro assi, che prevedono azioni concrete per il 2023.

Sviluppo di contromisure mediche: sarà istituito HERA INVEST con una dotazione di 100 milioni di € allo scopo di sostenere progetti innovativi e strategici per lo sviluppo di contromisure mediche contro le minacce prioritarie per la salute a carattere transfrontaliero.

La Commissione investirà inoltre fino a 80 milioni di € in progetti relativi a "vaccini 2.0 contro la COVID-19" per promuovere lo sviluppo di vaccini di prossima generazione, allo scopo di trovare tecnologie promettenti da utilizzare anche per altre malattie.

Valutazione delle minacce e raccolta di informazioni: l'HERA svilupperà la piattaforma di informazioni sulle contromisure mediche (MCMI). Questo strumento di raccolta di informazioni e valutazione delle minacce permetterà un migliore collegamento tra l'individuazione delle minacce per la salute e la disponibilità e accessibilità di contromisure mediche per far fronte a tali minacce nell'UE.

Catene di approvvigionamento resilienti e capacità produttiva: tra le altre cose, sarà ulteriormente rafforzato lo strumento FAB dell'UE per garantire che l'Unione disponga di capacità per produrre rapidamente contromisure mediche salvavita in tempi di crisi. Lo sviluppo di un sistema dinamico di acquisizione faciliterà inoltre l'accesso degli Stati membri alle contromisure mediche.

Coordinamento internazionale e collaborazione a livello mondiale: i virus non hanno frontiere. Le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, come la COVID-19, possono arrivare nell'UE dall'estero e viceversa. I partenariati strategici dell'UE con i paesi terzi devono essere promossi e ampliati. La relazione sullo stato della preparazione sanitaria dovrebbe essere letta unitamente alla nuova strategia globale dell'UE in materia di salute, che pone l'Unione al centro degli sforzi internazionali volti a rafforzare la preparazione alle future emergenze sanitarie.

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