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Mercoledì 07 DICEMBRE 2022
Manovra. Alla Camera la Commissione Affari sociali si spacca. Approvata la relazione di maggioranza. Ma per l’opposizione le misure sono insufficienti

Il testo licenziato con i voti di maggioranza si limita ad apprezzare e riepilogare tutte le misure per la sanità ed il sociale contenute nella manovra, rilevando altresì come le misure introdotte "non esauriscono certamente l'azione del Governo e della maggioranza parlamentare, che si estrinsecherà anche in prossimi interventi normativi". Di contro per l'opposizione "l'incremento del fondo indica un ridimensionamento della previsione della spesa sanitaria a cui si aggiunge la riconferma del tetto di spesa per il personale". LE DUE RELAZIONI.

La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato ieri la relazione di maggioranza sulla legge di Bilancio. Il testo licenziato si limita ad apprezzare e riepilogare tutte le misure per la sanità ed il sociale contenute nella manovra, rilevando altresì

come le misure introdotte che "costituiscono già un segnale di forte attenzione per tali temi, non esauriscono certamente l'azione del Governo e della maggioranza parlamentare, che si estrinsecherà anche in prossimi interventi normativi".

Bocciata invece la relazione di minoranza presentata a prima firma dal capogruppo PD in XII Commissione Marco Furfaro sottolineava, tra le altre cose come per il 2023, "l'incremento del fondo indica un ridimensionamento della previsione della spesa sanitaria a cui si aggiunge la riconferma del tetto di spesa per il personale che rischia di creare una situazione di carenza di servizi, la non erogabilità dei livelli essenziali d'assistenza e in definitiva la ingovernabilità del Servizio Sanitario Nazionale proprio nel momento in cui sono iniziati i lavori per realizzare le opere previste dal PNRR, ospedali di comunità e case della salute per il cui funzionamento saranno necessari nuovi operatori sanitari".

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