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Mercoledì 01 FEBBRAIO 2023
Cancro. La Camera approva all’unanimità una mozione bipartisan su prevenzione e cura

Sono 28 gli impegni previsti per il governo nel documento approvato. Da quello ad adottare e rendere effettivo, con opportuni finanziamenti, il nuovo Piano oncologico nazionale, garantendo un raccordo con il Piano oncologico europeo, stilando un cronoprogramma e promuovendo l'accordo definitivo in sede di Conferenza Stato-regioni a quello a favorire la costituzione di un tavolo permanente presso il Ministero della salute con la partecipazione delle società scientifiche e delle associazioni pazienti.

L'Aula della Camera ha approvato all'unanimità questa mattina una mozione unitaria che impegna il governo su diversi punti in materia di prevenzione e la cura del cancro. Il testo, firmato da tutti i gruppi, è stato licenziato con 269 voti favorevoli e nessun contrario, un risultato accolto da un lungo applauso unanime di tutti i deputati.

Come dicevamo, sono 28 gli impegni previsti per il governo nel documento approvato. Da quello ad adottare e rendere effettivo, con opportuni finanziamenti, il nuovo Piano oncologico nazionale, garantendo un raccordo con il Piano oncologico europeo, stilando un cronoprogramma e promuovendo l'accordo definitivo in sede di Conferenza Stato-regioni a quello a favorire la costituzione di un tavolo permanente presso il Ministero della salute con la partecipazione delle società scientifiche e delle associazioni pazienti e con i membri coordinatori dell'intergruppo "Insieme per un impegno contro il cancro", al fine di identificare gli obiettivi concreti e misurabili del Piano oncologico nazionale, le tempistiche, gli indicatori di performance, le coperture economiche e le regioni che necessitano di una velocizzazione dei processi.

Il governo dovrà inoltre, tra le altre cose, sostenere il piano d'azione Samira per migliorare l'utilizzo delle tecnologie radiologiche e nucleari per la cura dei tumori e di altre malattie; definire un piano strategico per l'eliminazione dei principali fattori di rischio; adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte a riconoscere e tutelare il diritto all'oblio oncologico; rendere effettivo il funzionamento delle reti oncologiche regionali in base agli impegni già assunti attraverso gli accordi in Conferenza Stato-regioni, anche attraverso l'emanazione di specifiche linee guida redatte dagli esperti; potenziare e migliorare l'accesso agli screening oncologici per la diagnosi precoce dei tumori, favorendo la presa in carico dei pazienti.

Ecco di seguito tutti i 28 impegni per il governo previsti dalla mozione approvata.

1) ad adottare e rendere effettivo, con opportuni finanziamenti, il nuovo Piano oncologico nazionale, garantendo un raccordo con il Piano oncologico europeo, stilando un cronoprogramma e promuovendo l'accordo definitivo in sede di Conferenza Stato-regioni;

2) a verificare la disponibilità dei fondi europei messi a disposizione dal programma EU4Health per garantire l'attuazione anche del Piano oncologico nazionale;

3) a favorire la costituzione di un tavolo permanente presso il Ministero della salute con la partecipazione delle società scientifiche e delle associazioni pazienti e con i membri coordinatori dell'intergruppo «Insieme per un impegno contro il cancro» al fine di identificare gli obiettivi concreti e misurabili del Piano oncologico nazionale, le tempistiche, gli indicatori di performance, le coperture economiche e le regioni che necessitano di una velocizzazione dei processi;

4) a sostenere il piano d'azione «Samira» per migliorare l'utilizzo delle tecnologie radiologiche e nucleari per la cura dei tumori e di altre malattie;

5) a definire un piano strategico per l'eliminazione dei principali fattori di rischio, attraverso azioni mirate alla promozione dei corretti stili di vita e alla messa a disposizione dei clinici delle migliori alternative terapeutiche disponibili;

6) ad adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte a riconoscere e tutelare il diritto all'oblio oncologico, al fine di assicurare la parità di trattamento, l'inclusione sociale e il reinserimento lavorativo delle persone guarite da patologie oncologiche, garantendo anche la parità di accesso al credito bancario e alle procedure per l'adozione;

7) ad adottare iniziative per rendere effettivo il funzionamento delle Reti oncologiche regionali in base agli impegni già assunti attraverso gli accordi in Conferenza Stato-regioni, anche attraverso l'emanazione di specifiche linee guida redatte dagli esperti;

8) a potenziare e migliorare l'accesso agli screening oncologici per la diagnosi precoce dei tumori, favorendo la presa in carico dei pazienti;

9) a provvedere al costante finanziamento dei test genetici, dei test Next Generation Sequencing (NGS) e alla formazione dei patologi e degli altri clinici coinvolti oltre all'implementazione regionale dei Molecular Tumor Board al fine di implementare la medicina di precisione e garantire significativi risparmi per il Servizio sanitario nazionale;

10) a favorire l'accesso uniforme alle terapie oncologiche innovative su tutto il territorio nazionale studiando nuove forme di governance già presenti in altri Paesi europei, sviluppando un nuovo modello di accesso precoce ai farmaci potenzialmente innovativi e assumendo tutte le iniziative opportune tese a colmare le differenze dei servizi assistenziali per la cura del cancro tra le varie regioni;

11) a promuovere e a facilitare la ricerca clinica sui farmaci oncologici innovativi e sulle nuove tecnologie, quali l'immunoterapia, le Car-t e le terapie radiocellulari di ultima generazione, anche al fine di attrarre investimenti presso le eccellenze scientifiche del nostro Paese;

12) a sostenere il comparto produttivo nazionale connesso all'ambito sanitario attraverso il consolidamento della tutela delle aziende ed enti del settore mediante l'apporto di capitale pubblico e privato nel quadro dell'ecosistema competitivo;

13) ad ammodernare il parco tecnologico a disposizione delle strutture sanitarie destinato alla diagnostica per immagini, medicina nucleare, radioterapia oncologica e terapia con radio farmaci;

14) a favorire l'adozione sul territorio dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) quale modalità organizzativo-gestionale più efficace per la presa in carico del paziente, favorendo altresì un maggior coinvolgimento dei pediatri e dei medici di famiglia nella gestione delle problematiche dei lungo-sopravviventi, e promuovendo la medicina personalizzata e la medicina di genere;

15) ad approntare processi di riabilitazione oncologica che prevedano l'impiego della medicina di prossimità e dell'assistenza domiciliare, così come previsto dalla riforma della medicina territoriale all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

16) ad adottare iniziative per garantire l'accesso alla terapia del dolore ai pazienti oncologici in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, anche promuovendo un numero adeguato di hospice in ogni regione italiana;

17) ad uniformare le infrastrutture digitali e i flussi informativi informatici al fine di realizzare gli obiettivi della digitalizzazione della medicina oncologica, anche per l'implementazione della legge 22 marzo 2019, n. 29, che ha istituito la Rete nazionale del Registro tumori;

18) a completare il percorso istitutivo del Registro nazionale tumori e della rete dei registri regionali, assicurando un corretto conferimento dei dati regionali in un unico e funzionante database nazionale;

19) ad adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte a garantire il diritto di comporto e l'aumento delle ore di permesso annuali per le visite di follow up e per gli esami strumentali dei pazienti oncologici;

20) ad adottare iniziative per assicurare per i pazienti oncologici lavoratori il ricorso al lavoro agile, compatibilmente con il tipo di mansioni e attività lavorative svolte;

21) a sostenere l'istituzione in ogni unità complessa di oncologia di un servizio di psiconcologia riservato ai pazienti e ai familiari, procedendo, il prima possibile, al riconoscimento della psiconcologia come professione sanitaria;

22) ad adottare iniziative volte ad assicurare in maniera uniforme sul territorio nazionale l'erogazione di forniture, prestazioni e servizi adeguati per i pazienti oncologici, inclusa la fornitura di parrucche e protesi di qualità e l'esecuzione di interventi di cosmesi e di chirurgia estetica;

23) ad adottare iniziative per garantire l'implementazione delle Breast Unit, con la finalità di garantire l'accessibilità a Centri che rispondano ai requisiti prescritti e rispettino gli standard di qualità;

24) a sostenere la lotta al cancro infantile, facendone assoluta priorità e valutando l'istituzione di un fondo permanente per il sostegno ai piccoli pazienti oncologici, alle loro famiglie nonché a definire misure per la presa in carico durante il periodo di transizione tra l'età pediatrica e quella adulta;

25) ad assumere le iniziative opportune a realizzare campagne di informazione e raccolta di dati che consentano di mettere in campo strategie di prevenzione efficaci, seguendo le necessità del territorio, e che tengano conto delle abitudini di vita, dei fattori ambientali e dell'esigenza di diffondere un'informazione certificata e di contrastare il fenomeno delle fake news sul cancro;

26) ad adottare iniziative, d'intesa con le regioni, volte ad escludere la spesa sostenuta per l'acquisto di alcune categorie di farmaci legati alle cure oncologiche dal calcolo del tetto di spesa per gli acquisti diretti di farmaci e dei relativi obblighi di ripiano;

27) a rafforzare la campagna informativa e la rete territoriale organizzativa per raggiungere gli obiettivi previsti nel piano per la copertura vaccinale anti-HPV della popolazione per il contrasto al tumore della cervice uterina;

28) a favorire la partecipazione e l'ascolto delle associazioni dei pazienti con esperienza di advocacy politico-istituzionale e delle famiglie nei processi decisionali sulle nuove tecnologie sanitarie così come già accade nell'Unione europea dove l'European Medicine Agency favorisce la presenza delle associazioni pazienti nelle discussioni riguardanti le nuove tecnologie sanitarie.

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