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Lunedì 06 FEBBRAIO 2023
Inflazione. Enpam: “Deliberata una rivalutazione degli assegni percepiti da iscritti e loro familiari”

La Fondazione ha deliberato la rivalutazione del 100 per cento rispetto all’indice Istat per l’importo minimo della pensione di inabilità assoluta e permanente per le gestioni del Fondo di previdenza generale e del Fondo della Medicina convenzionata e accreditata. Il consiglio di amministrazione Enpam ha deciso un adeguamento pieno al costo della vita anche per gli importi minimi dell’indennità di maternità delle professioniste.

Fare il pieno all’auto e riempire il carrello della spesa costa sempre di più, ma medici e dentisti che beneficiano dell’assistenza Enpam non saranno raggiunti dal costo della vita. All’aumento dell’inflazione la Fondazione ha risposto disponendo "una rivalutazione degli assegni percepiti dagli iscritti e dai loro familiari che coprirà per intero l’incremento dei prezzi al consumo calcolato dall’Istat".

La Fondazione ha deliberato la rivalutazione del 100 per cento rispetto all’indice Istat per l’importo minimo della pensione di inabilità assoluta e permanente per le gestioni del Fondo di previdenza generale e del Fondo della Medicina convenzionata e accreditata. Il consiglio di amministrazione Enpam ha deciso un adeguamento pieno al costo della vita anche per gli importi minimi dell’indennità di maternità delle professioniste (che saranno di oltre 1.100 euro superiori a quelli fissati dalla legge).

La rivalutazione riguarda inoltre le prestazioni assistenziali erogate a favore degli iscritti al Fondo di previdenza generale, gestione “Quota A”, dei pensionati e dei loro familiari superstiti. Sono compresi, ad esempio, i contributi per l’ospitalità in casa di riposo, per l’assistenza domiciliare e le prestazioni per calamità naturali. Rivalutate del 100 per cento anche le prestazioni assistenziali aggiuntive della gestione Quota B. L’adeguamento è stato, infatti, deliberato anche per prestazioni in favore dell’inabilità temporanea degli iscritti e i neoiscritti alla gestione di Quota B e per i sussidi ai liberi professionisti che hanno visto il loro reddito azzerato a a causa di una calamità naturale.

Atteso il via libera dei ministeri vigilanti
La rivalutazione, una volta ricevuto il parere favorevole dei ministeri, decorrerà dal 1° gennaio 2023. "Il pagamento, solitamente, arriva in primavera insieme agli arretrati dei mesi precedenti. In ogni caso, per conoscere l’importo della rivalutazione, medici e dentisti possono controllare la voce 'Integrazione Istat' nel loro cedolino. Attenzione però a non fare confusione con il nuovo sistema di rivalutazione delle pensioni dell’Inps, che quest’anno prevede una minore rivalutazione rispetto ai criteri in vigore negli anni precedenti", avverte la Fondazione.

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